Scurria (“Casa Comune”): “Penalizzati i mandellesi meno fortunati”

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Grazia Scurria

 

Grazia Scurria, capogruppo consiliare di "Casa Comune".
Grazia Scurria, capogruppo consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”.

MANDELLO – “Lunedì sera in consiglio comunale a Mandello abbiamo assistito al primo atto dell’Amministrazione Fasoli: aumento dell’addizionale Irpef superiore al 50% per le fasce deboli. Il sindaco si era impegnato con i sindacati, in campagna elettorale, a mantenere la soglia di esenzione per tutti i redditi sotto i 15.000 euro, ma ieri è venuto meno alla promessa, riducendo la soglia di esenzione ai soli redditi sotto i 10.000 euro. Prime promesse mancate e ora gli elettori si renderanno conto che il tanto sbandierato rinnovamento invece che ridurre le tasse locali, come promesso in campagna elettorale, le aumenterà”.

All’indomani dell’approvazione delle modifiche al regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’Irpef Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”, interviene con una nota scritta in cui si legge: “E’ vero che i trasferimenti statali si sono ridotti, ma la scelta politica dell’Amministrazione Fasoli è stata quella di penalizzare i meno fortunati, già gravemente colpiti dalla crisi: pensionati, lavoratori e famiglie, soprattutto monoreddito. Lo stesso risultato avrebbe potuto essere raggiunto con un serio intervento di lotta all’evasione, come in passato noi avevamo scelto di fare. Ma che il Paese di tutti non intendesse ridurre le tasse l’avevamo già capito nello scorso mandato, quando votò contro la riduzione della Tari. E l’opera verrà sicuramente completata l’anno prossimo, quando il “nuovo corso” aumenterà anche le tariffe dei servizi a domanda individuale, ovvero quei servizi a favore di famiglie, studenti e anziani che, per dieci anni, “Casa Comune” ha tutelato e protetto dalla crisi economica”.

“Al Consiglio di lunedì 27 luglio – aggiunge l’ex assessore all’Urbanistica – la nuova Amministrazione ha mostrato con quanto pressapochismo sta affrontando i problemi del paese: il sindaco che paragona il governo di un comune di 10.000 abitanti alla presidenza di un’associazione di volontari, assessori che si contraddicono tra loro o che non hanno avuto nemmeno la decenza di leggersi la mezza paginetta di relazione al bilancio del loro assessorato, di cui sanno poco o nulla, assunzione di provvedimenti ideologici come la fuoriuscita dal Comitato provinciale per la Cooperazione internazionale e per la pace o l’eliminazione del corso di italiano per stranieri, che al Comune non costa nulla perché viene finanziato da altri enti. Decisioni assunte con superficialità e con pregiudizio, senza considerare che proprio la politica dell’integrazione ha consentito, a Mandello, una pacifica convivenza tra persone di provenienza, lingua e religione diversa”.

Grazia Scurria conclude: “Nei corsi che sono stati tagliati, infatti, oltre alla lingua italiana si insegnavano i princìpi fondamentali di educazione civica, in modo che lo straniero potesse conoscerli e rispettarli, tanto che l’abilitazione rilasciata era valutata per rilasciare il permesso di soggiorno. Ci auguriamo davvero che vengano ripristinati al più presto, come il sindaco si è impegnato a fare, ma la scelta resta incomprensibile, soprattutto perché il corso è a costo zero per il Comune. Al di là delle diverse posizioni politiche, ciò che emerge dai provvedimenti approvati ieri sera è che l’Amministrazione Fasoli ha intenzione di tornare a occuparsi di mattoni e grandi opere, dimenticandosi i diritti dei propri concittadini, soprattutto di quelli più in difficoltà. Alla faccia delle promesse elettorali”.