Sfida a Mandello: Meascia contro Pittanchiusa, sabato chi vincerà?

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measciaMANDELLO – Nel libro Somana con Era pubblicato da Luigi Conato nel 1988 nel 50.mo anniversario della benedizione della chiesetta all’Alpe di Era è inclusa nel capitolo dedicato alla “gastronomia nostrana” assieme ad altri dolci, con l’indicazione di questi ingredienti: farina di granoturco e di frumento, mele, pere, uva, noci, nocciole, fichi, zucchero, latte, olio e sale.

Si sta parlando della meascia, dolce tipico che in anni lontani veniva preparato con quello che c’era nella dispensa e per il quale anticamente si faceva uso della farina di miglio.

Sulla meascia e i suoi ingredienti ha “indagato” anche l’Archivio comunale della memoria, che ha confermato che la ricetta cambiava (e cambia) da frazione e da frazione e addirittura da famiglia a famiglia, con varianti in qualche caso addirittura segrete.

“Veniva un tempo cotta direttamente sulla brace del focolare con una  padella apposita che poteva essere di rame stagnato – si legge nella documentazione raccolta dall’Archivio – Era appoggiata sul treppiede, la si copriva con un coperchio, a sua volta ricoperto di brace o con torsoli di pannocchia che facevano poca fiamma, ma tanto calore e tanta brace”.

PittanchiusaLa pittanchiusa è invece un dolce tipico calabrese, tradizionale per le festività natalizie soprattutto nelle province di Catanzaro e Cosenza. Le numerose roselline in pasta sfoglia al vino bianco sono farcite e addolcite con spezie, miele e frutta secca, un mix eccellente in grado di esaltare ogni sapore.

La ricetta prevede una preparazione leggermente complessa e non breve, con questi ingredienti: olio d’oliva, vino moscato, uova, farina, lievito per dolci, un pizzico di sale, pinoli, uva passa, miele, zucchero, cannella e fichi secchi spezzettati.

Meascia (o miascia) e pittanchiusa si sfideranno sabato 19 dicembre a Mandello per iniziativa degli “Amici di Molina”. E a decretare, a fine giornata, il dolce vincitore saranno i mandellesi, che tra le 9 e le 18.30 potranno degustare entrambe le specialità nei pubblici esercizi del rione e in particolare alle “Delizie” di Valsecchi, all’Old Rino bar, alla macelleria Pandiani, all’enoteca Comini e al Circolo “Promessi Sposi”.

Una volta scaduto il tempo per le degustazioni il “Gran Ciambellano”, Alto magistrato delle cuccagne, al suono dei tamburi ritirerà le urne e al Circolo “Promessi Sposi” darà inizio allo spoglio, cui seguirà la proclamazione della gustosa specialità vincitrice della sfida.