Si allarga la rete della videosorveglianza: “Lecco, un modello per tutti”

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L’incontro a Palazzo delle Paure

 

LECCO – Sette comuni vi fanno già parte ma la rete tecnologica che protegge Lecco e il suo hinterland è destinata ad allargarsi: altri 23 territori della provincia hanno avuto il via libera alla loro adesione al sistema video di tracciabilità delle targhe e altri starebbero per presentare la loro domanda.

Lomagna, Oggiono, Pescate, Ballabio, Calolzio e Costa Masnaga sono solo alcuni dei comuni dove verranno in futuro installate le telecamere intelligenti. “Lecco è stata la prima in Italia a sperimentarla” ha ricordato il comandante Franco Morizio, artefice della realizzazione di questo innovativo modello di vigilanza elettronica: le telecamere, poste nei principali punti viabilistici, registrano le targhe di ogni veicolo in transito e avvisano la centrale operativa della Questura del passaggio di auto sospette, le cui targhe sono state appuntate nella black list delle forze dell’ordine.

Al tavolo: il vicesindaco Francesca Bonacina, il comandante Franco Morizio, il sindaco Virginio Brivio, il prefetto Liliana Baccari e il questore Filippo Gugliemino

 

“E’ un progetto all’avanguardia – ha sottolineato il questore Filippo Guglielmino – sappiamo quanto sia difficile avere pattuglie a disposizione 24 ore su 24. Le telecamere sono funzionali sia in termini di prevenzione, che repressivi, aiutando le forze dell’ordine ad individuare i responsabili”.

Lecco, oltre al nuovo sistema ‘leggi targhe’ è dotato di una rete di telecamere di videosorveglianza che monitorano la città. “Grazie a queste, vengono chiarite non solo le dinamiche di incidenti stradali, ma anche indagini importanti – ha ricordato il comandante Morizio – nel 2014 sono state indispensabili a testimoniare il passaggio della coppia di indiani che nella valigia aveva nascosto il cadavere di una donna – (qui l’articolo) – a Maggianico ha consentito di mettere fine al giro di spaccio e arrestare i responsabili”.

Franco Morizio e il suo libro, è la sesta pubblicazione per il comandante

 

“Lecco ha un sistema moderno che è un esempio nazionale – ha sottolineato il prefetto Liliana Baccari – le tecnologie non bastano, servono anche le competenze per farle funzionare e Lecco ha la fortuna di averle”.

Il tema della sicurezza, come ha ricodato lo stesso prefetto, “ha conosciuto negli ultimi anni numerosi interventi normativi per evitare utilizzi impropri e dispendio di risorse pubbliche senza una corrispondenza in termini di efficacia”.

Per questo il comandante Morizio ha scritto un manuale dedicato agli obblighi e alle responsabilità che comporta alle istituzioni il dotarsi di un sistema di videosorveglianza, pubblicato con la collaborazione dell’Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia e l’Accademia di Scienze Forenzi guidata dall’ex capo dei Ris di Parma, Luciano Garofano, che ha inviato un video messaggio di congratulazioni al comandante per la sua pubblicazione. 

Il video messaggio di Luciano Garofano

 

 

Un testo presentato martedì’ mattina, nell’incontro a Palazzo della Paure, a sindaci e personale delle forze dell’ordine. “Serve un cambio di mentalità – ha esordito Morizio – documenti e autocertificazioni, il regolamento deve essere approvato prima della messa in funzione delle telecamere, limitare gli accessi alla centrale operativa e inoltre, dal 2018, i Comuni dovranno nominare un responsabile del trattamento dei dati, così come richiesto dal regolamento europeo”.

Il rischio per le amministrazioni comunali è una multa fino ai 60 mila euro. “Videosorveglianza significa responsabilità, studio e progettazione”.