Slot spente a mezzanotte: è legge. Multe fino ai 500 €

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LECCO – La regolarizzazione degli orari per l’utilizzo delle slot machine è legge: il Consiglio Comunale, lunedì sera, ha approvato la proposta lanciata dall’assessore Armando Volonté di ridurre tra le 10 e le 24 la possibilità di fruire delle macchinette nei locali pubblici della città.

Nessuna eccezione tra bar, edicole, alberghi o vere e proprie sale scommesse: la novità riguarda tutti gli esercizi commerciali del capoluogo ed entrerà in vigore tra una quindicina di giorni. Per chi sgarra sono previste sanzioni fino a 500 euro (art 7 bis comma 1 bis D.lgs 267/00).

Un provvedimento che nasce in sinergia tra gli assessori  Volonté e Donato, in seguito alla drammatica relazione dell’Asl, che ha stimato in 72 mila i giocatori d’azzardo nel lecchese tra i 18 e i 74 anni; di questi risulterebbero definiti come problematici una fascia tra i 1304 e i 3800 giocatori, tra i 500 e i 2.207 quelli patologici.

“Una situazione drammatica – ha sottolineato l’assessore – e con questa misura non pensiamo certo di risolvere il problema della ludopatia, ma rappresenta un passo importante che va nella giusta direzione permettendo di salvaguardare l’interesse pubblico guardando anche alla tutela delle attività economiche. E’ un piccolo varco che ci siamo creati, per dare un segnale politico e concreto in attesa di risposte da Stato e magistratura”.

Perché il problema, denunciato sia dalla maggioranza che dall’opposizione politica lecchese, è che le amministrazioni locali nulla possono fare per opporsi all’apertura delle sale slot sul proprio territorio; anche Lecco si è scontrata con questa realtà, rinunciando ad un ricorso al Tar contro la nascita del nono locale per scommesse in città perché considerato inutile tentare le vie legali.

“E’ una materia con troppi limiti di natura normativa e legislativa – ha denunciato il sindaco Brivio – Il nostro intervento si inserisce in un ambito di scelte amministrative, che puntano ad esigenze non di tutela del decoro pubblico ma di contenere danni alla salute che queste situazioni possono dare”.

Il provvedimento è stato votato con 30 consensi tra i consiglieri comunali, con il via libera anche della Lega Nord che attraverso le parole di Giulio De Capitani ha comunque espresso le proprie perplessità sull’efficacia delle restrizioni.

Bocciato l’emendamento proposto da Giacomo Zamperini (FDI) che avrebbe voluto escludere dai vincoli di orario le sale gioco propriamente dette e autorizzate come tali dalla Questura; il timore del consigliere è quello di possibili ricorsi dei titolari di queste attività, oltre ad eventuali licenziamenti del loro personale per la riduzione dell’orario di lavoro. Sandro Magni (Fds) e Ezio Venturini (IDV) hanno appoggiato il provvedimento ritenendolo “un piccolo passo, ma meglio che niente”. Soddisfatta Appello per Lecco che ha da tempo intrapreso una vera e propria guerra alle slot machine.

Dal Pdl, Antonio Pasquini avrebbe preferito aspettare l’approvazione della legge regionale sul tema del gioco d’azzardo, che si annuncia come imminente, ed ha considerato la misura del Comune un puro “spot politico”. Il sindaco ha però ricordato come quella legge non andrà a regolamentare la questione degli orari di apertura di queste attività.

Il rispetto della norma verrà verificato in primis dalla Polizia Locale e dalle altre forze dell’ordine, anche perché a mezzanotte termina i vigili terminano il loro turno. L’assessore Volonté ha però lasciato intendere che non si escludono servizi “ad hoc” degli agenti dopo le 24.