Speleologia in lutto, è morto il geologo mandellese Alfredo Bini

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Il professor Alfredo Bini, geologo e docente universitario.
Il professor Alfredo Bini, geologo, speleologo e docente universitario.

MANDELLO – Lutto a Mandello per la scomparsa del professor Alfredo Bini, geologo e docente all’Università degli Studi di Milano.

Responsabile del catasto grotte per la provincia di Lecco, aveva partecipato a vari progetti promossi dalla Comunità montana della Valsassina sulla geologia e i siti geologici.

Bini, che a Mandello abitava in via delle Erbe, ha cessato di vivere nel pomeriggio di giovedì 30 aprile proprio nella “sua” Università.

La geologia era appunto la sua grande passione, a cui si era sempre dedicato con instancabile impegno e dedizione.

Era anche speleologo, il professor Bini, e quest’altra sua passione l’aveva portato a seguire da vicino e a dare un apporto fondamentale al progetto “InGrigna!”, nato allo scopo di coordinare attività esplorative e di ricerca e di favorire lo scambio di dati e informazioni tra i gruppi speleologici che operano nelle aree carsiche della Grigna Settentrionale e del Pian del Tivano.

Lo stesso Bini fu tra i primi esploratori e ricercatori a censire e a studiare le grotte della Grigna.

A proposito delle origini del Fiumelatte aveva detto in un incontro di alcuni anni fa: “Sono soltanto ipotesi allo studio ma le scoperte degli ultimi anni hanno portato a individuare il corso del Fiumelatte, partendo dalla grotta alla sommità della Grigna per arrivare a quella di Fiumelatte”. “E i prossimi anni – aveva aggiunto – saranno determinanti per acclarare l’ipotesi della grotta principe”.

Autore di numerose pubblicazioni, si interessò anche alle vicende legate alla Superstrada 36 e in un incontro tenuto a Lecco nell’estate del 2013 in occasione della presentazione di una mostra riferita proprio alla costruzione di quella strada, dal titolo “Superstrada 36: un passato da non ripetere, un futuro da tenere sotto controllo”, affermò: “All’epoca della progettazione della Ss 36 non si potevano conoscere alcuni fattori di rischio. L’acqua nelle gallerie non era prevedibile, così come il movimento del monte Legnoncino è stato scoperto nel corso degli anni Ottanta”.

“Il problema – ebbe a dire sempre Bini – è che troppe volte si costruisce nei posti sbagliati. In qualsiasi zona possono esserci problemi e nemmeno l’ingegneria può risolvere qualsiasi cosa”.

Il geologo sottolineò altresì che “ci vogliono anni di studio per capire bene la struttura di un territorio” e che “non esiste un tracciato stradale senza problemi e senza rischi”.

Quello che ha colpito in queste ore la comunità mandellese è un grave lutto anche per il mondo della scuola. La moglie di Alfredo Bini è infatti la professoressa Luisa Zuccoli, dallo scorso anno dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Alessandro Volta” di Mandello.

Tra i primi a dare la notizia dell’improvvisa scomparsa di Alfredo Bini sono stati i redattori del Notiziario di speleologia Scintilena.

“Apprendiamo con profondo cordoglio della scomparsa del professor Alfredo Bini, speleologo, geologo e docente all’Università degli Studi di Milano – hanno scritto sul loro sito Internet – E’ stato il primo direttore di Speleologia, rivista della Società speleologica italiana, primo curatore del catasto speleologico lombardo ed ex presidente del Gruppo Grotte Milano della Sem. Ai suoi cari e agli speleologi lombardi giungano le nostre sentite condoglianze”.

Emblematico altresì il commento degli speleologi del progetto “InGrigna!”: “La speleologia e la ricerca italiana perdono uno dei suoi elementi più importanti. Noi perdiamo anche un amico”.

I funerali di Alfredo Bini si svolgeranno sabato 2 maggio alle ore 17 in sala civica.