SS36: cittadini e comitati dicono no al limite dei 90km/h

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ss36 90km:h no grazieLECCO – Continuano i dissensi e le proteste, dei cittadini e dei partiti locali, sull’introduzione dei nuovi limiti di velocità posti sulla Statale 36, tra Cinisello Balsamo e Colico, i quali sono scesi da 110 km/h a 90, in alcuni punti anche a 70 e 50, e l’introduzione di quattro nuovi autovelox fissi pronti a sanzionare i trasgressori.

“A breve Fratelli d’Italia (Fdi) presenterà un’interrogazione in Regione per capire se e quando Anas rimetterà le cose a posto – affermano Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione Lombardia, e Cesare Galli, sindaco di Vendrogno e responsabile viabilità e trasporti di Fratelli d’Italia Lecco – Chiederemo un’audizione in Regione, in modo che i comitati di cittadini possano dialogare con le istituzioni. Fratelli d’Italia, anche in questo caso, dimostrerà di ascoltare tutti e di aver particolarmente a cuore il legame con questo territorio”.

Gli automobilisti, soprattutto i lavoratori, sono gravemente danneggiati da una superstrada che adesso va percorsa a passo d’uomo. Così come lo sono anche i turisti e i lombardi, che usavano la SS36 come collegamento veloce con la Valtellina. Numerosi comitati spontanei di cittadini stanno chiedendo a gran voce di essere ascoltati.

“Se i soldi guadagnati con le multe venissero destinati alle migliorie della strada e ad alcuni interventi richiesti da anni, nessuno si lamenterebbe, la realtà è ben diversa… – continuano gli esponenti di Fratelli d’Italia – Molti comuni utilizzano autovelox mobili per poter sistemare i loro debiti a bilancio. Spesso e volentieri abbiamo sentito lamentele per le discutibili multe comminate dai vigili di Giussano che si nasconderebbero dietro un cancello in un tratto dove il limite è a 70km/h per poter multare più automobilisti possibile. Noi sosteniamo che maggiore sicurezza non si ottenga con minore velocità, ma con maggiore manutenzione del manto stradale.”

Giacomo Zamperini
Giacomo Zamperini

“Assieme con l’amico Giulio De Capitani – commenta invece Giacomo Zamperini, portavoce del comitato “No autovelox sulla SS36” – da tempo stavamo pensando al modo per contrastare queste ingiustizie a danno dei cittadini lombardi. Ora Anas ci fornisce un ulteriore stimolo per continuare questa battaglia finché non sarà chiaro a tutti che gli autovelox devono servire come deterrente per chi scambia le strade per delle piste da corsa, e non come una facile scorciatoia per fare cassa e sistemare i bilanci in rosso dei comuni. Chiediamo l’aiuto a tutti coloro che condividono con noi queste perplessità di aiutarci nel convincere il Prefetto e i vertici di Anas a pensare ad altre ipotesi, a tale proposito abbiamo creato la pagina Facebook “No autovelox sulla SS36”. La ss36 è piena di buche e la soluzione per far diminuire gli incidenti è proprio quella di sistemare il manto stradale, non di mettere assurdi limiti di velocità in doppia corsia che neppure una tartaruga riuscirebbe a rispettare!”

Anche i diretti interessati, ovvero i cittadini, si sono mobilitati per far sentire il proprio dissenso, con una pagina Facebook “SS36 No al limite dei 90km/h”, che in pochi giorni, ha già superato i 6.500 “Mi piace”. La pagina, creata allo scopo di chieder ala cancellazione dei nuovi limiti di velocità sulla Valassina, sta inoltre contribuendo a pubblicizzare articoli e altre pagine che perseguono il suo stesso obiettivo.