Suk del Lavello, la Regione risponde. Il sindaco: “Più controlli”

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CALOLZIO – L’attenzione, e le critiche, non sono venute meno, neppure nei mesi estivi, così come non è mai andato in vacanza il mercatino del Lavello, il soprannominato suk, che si svolge ogni domenica, ormai da 3 anni, nel piazzale del Dancing, oggetto delle lamentele  e additamenti.

La risposta della Regione, in merito alla norma sul commercio, aprirebbe nuovi spiragli d’azione per l’amministrazione. Il gestore: “lasciatemi lavorare in pace!”.

“Un problema di interpretazione”, come è stato più volte ribadito dagli esponenti politici, finora non aveva permesso di aggrapparsi ad un qualsivoglia cavillo che permettesse la chiusura della mostra-scambio, additata dai più come manifestazione di illegalità e degrado, nell’area del lungo fiume Adda, un luogo di svago strappato ai calolziesi, e che, se riqualificato, sarebbe di grande interesse turistico.

 

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il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi

Ora la risposta della Regione alla richiesta di chiarimento, da parte dell’Amministrazione, a proposito della Legge Regionale del 29 aprile 2016, che sancisce le disposizioni in materia di commercio e gli emendamenti alla legge precedente, è stata recapitata al palazzo comunale di Piazza Vittorio Veneto.

Sbrogliare la matassa,non sarà cosa semplice; la risposta della Regione aprirebbe uno spiraglio:  “in base all’ultima interpretazione il comune potrà accedere all’area del mercatino, anche se privata, per effettuare controlli sulla merce così da poter verificare che ci siano o meno irregolarità” questa la spiegazione del sindaco Cesare Valsecchi.

 

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un’immagine dei controlli delle Forze dell’Ordine della scorsa estate

 

“Agli agenti della Polizia Locale – che almeno in un primo periodo lavoreranno soli, senza l’appoggio di altre Forze dell’Ordine da cui sono stati affiancati nel periodo estivo, durante i blitz–  toccherà verificare se i prodotti esposti siano stati acquisiti appositamente per la vendita o se la quantità sia tale da paragonarla ad un commercio effettivo e non occasionale”, ha continuato il primo cittadino; compito sicuramente non facile, basti pensare alla natura della merce che si trova sui banchetti del suk, che nella maggior parte dei casi, consta di vecchi utensili, alle volte mal ridotti e logori, venduti per pochi euro. “Nessun operatore potrà essere multato se vende le proprie pentole, purché siano in numero esiguo, anche se avviene una vera e propria compra-vendita” ha concluso Valsecchi, togliendo qualsiasi dubbio a proposito

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Mauro Frabetti, gestore del mercatino e affittuario del piazzale del Dancing Lavello, si dice sdegnato; “si sta rasentando il ridicolo,  ogni mese pago profumatamente, senza sgarrare, l’affitto e dato che il mercatino ha le ore contate– la scadenza del contratto con i coniugi Malinverno è, infatti, prevista per il prossimo marzo – chiedo solo che mi lascino lavorare, non c’è spaccio di droga o vendita di armi, non si può far chiudere un mercatino perché si vendono delle vecchie padelle che si avevano in cantina o trovate in discarica ”.