Suona la campanella al nuovo Campus del Politecnico

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LECCO – Ventisette aule per quasi 2800 posti-studente, reception, 5 sale riunioni, 40 uffici per docenti e personale, sala multimediale, biblioteca ed aule informatizzate: l’intero mondo istituzionale, economico e politico lecchese si è riunito in via Ghislanzoni per l’inaugurazione del nuovo campus di Lecco del Politecnico di Milano, nato dalla riqualificazione delle strutture che ospitavano l’ex ospedale e che già a marzo, al termine degli ultimi lavori in programma, aprirà le porte agli studenti.

Un’opera fondamentale per il territorio lecchese, per un investimento di 51 milioni di euro, che in un momento di crisi si pone come opportunità non solo per il sistema scolastico, ma per tutto il tessuto produttivo: “Questo nuovo campus vuole essere un esempio di come il Paese ce la può fare a superare le difficoltà, con un laboratorio aperto al sistema delle imprese e a quello della formazione – ha spiegato il rettore Giovanni Azzone – Vogliamo che diventi un centro di competenza vivo, un luogo dove i diversi attori della ricerca possano lavorare insieme, arricchendo anche il sistema delle nostre imprese. Vorremmo che questo sia il modello universitario che si debba sviluppare sempre più verso il futuro”.

Un modello di successo quello del Politecnico, con una media del 89% dei suoi laureati che ha trovato il primo impiego entro i primi due mesi dal conferimento del titolo. Sintomo di grande attenzione che del mercato nei confronti dell’istituto e del bisogno di personale qualificato sul territorio.

La simbiosi tra aziende e la ricerca è fondamentale per lo sviluppo – ha ribadito il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi – il dialogo tra i due mondi va facilitato con strategia e pazienza. Prima otterremo questo risultato e prima supereremo le difficoltà che ci troviamo quotidianamente ad affrontare. Qui è lo sviluppo e dobbiamo giocarcela tutta”.

Insieme al presidente Valassi, il presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Luigi Nicolais, il governatore Roberto Formigoni, il sindaco Virginio Brivio e il presidente della Provincia, Daniele Nava:

Il risultato raggiunto è frutto della buona politica e di una classe dirigente che ha saputo cogliere le opportunità di questa area, preservandola all’attuale destinazione – ha sottolineato quest’ultimo – Raggiungere l’obbiettivo non era scontato. Crediamo che questo Campus possa divenire una finestra aperta sulla città, un elemento vivo sul territorio”.

Con la simbolica consegna delle chiavi del Politecnico nelle mani del rettore, si è conclusa la cerimonia lasciando spazio ad un tour tra le nuove aule della struttura.

“Per la città di lecco – ha spiegato il sindaco Brivio – il Politecnico sarà anche opportunità di coltivare uno sguardo più ampio di quanto fatto fin ora, perché le radici della propria forza vanno oggi ricercate con un capacità di visione più ampia. Questo Campus non è una semplice qualificazione, ma una nuova centralità sul nostro territorio ed invito i cittadini che risiedono dei dintorni a non avere timori, perché sarà un valore aggiunto a per quest’area di città”.

Un passaggio  rimarcato anche dal presidente Formigoni: “Lecco fa un ulteriore passo avanti e diventa pienamente città universitaria. Questo balzo in avanti è un occasione straordinaria non solo per il tessuto economico, per le imprese lecchesi, ma anche per il mondo imprenditoriale della regione e del nostro Paese. Le imprese lecchesi nascono dalla testardaggine dei nostri imprenditori e dagli istituti scolastici della nostra provincia, che si sono distinti per qualità dell’istruzione e per la capacità di garantire assunzioni immediate nel modo nel lavoro”.

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