Teleriscaldamento, verso la convenzione. Proteste in Comune

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La protesta all’esterno del municipio di Lecco

 

LECCO – “Lo sa signora che qui romperanno la strada per far passare i tubi del teleriscaldamento? Signora, lei sa che cos’è il teleriscaldamento?”

Felice Airoldi, uno dei più agguerriti tra i militanti anti-inceneritore, richiama l’attenzione dei passanti mentre i volontari espongono striscioni contro il progetto che punta a portare acqua calda nelle case dei lecchesi attraverso la combustione dei rifiuti nel forno di Valmadrera.

E’ ancora una volta il municipio di Lecco a fare da sfondo alla protesta degli ambientalisti e l’occasione è l’intervento nell’aula del consiglio comunale del sindaco Virginio Brivio per illustrare la convenzione tra Silea, Lecco, Valmadrera e Malgrate, i tre Comuni che saranno messi a rete con il termovalorizzatore.

In aula il sindaco Virginio Brivio con il consigliere Andrea Frigerio e il vicesindaco Francesca Bonacina

 

Nella stessa serata di martedì’, anche al palazzo comunale di Malgrate si sta svolgendo un’analoga riunione. La convenzione (della durata di almeno 35 anni) è un nuovo passo in avanti verso il Teleriscaldamento.

E’ lo stesso sindaco Brivio a ripercorrere i passi precedenti, dall’individuazione del progetto nel 2017 al recente avviso pubblico promosso da Silea per cercare un partner con cui realizzare questa proposta, attraverso una finanza di progetto. Sei sono le manifestazione d’interesse giunte alla società.

“Una convenzione necessaria” in vista della gara vera e propria, anticipa il primo cittadino. “Prima però le amministrazioni comunali devono esprimere il proprio consenso” dopodiché la convenzione darà a Silea il ruolo di stazione appaltante.

La società pubblica, che gestisce inceneritore e l’intero ciclo dei rifiuti in provincia, si farà carico della realizzazione della nuova centralina ma non dovrebbe investire risorse proprie nella realizzazione della rete, sarà il compito del partner industriale che supporterà il progetto e che dovrà presentare una proposta in grado di garantire il servizio di teleriscaldamento anche senza l’utilizzo di combustibili fossili; è uno dei paletti, ha ribadito Brivio, di cui Silea dovrà tener conto.

La protesta nell’aula del consiglio NO TLR (teleriscaldamento)

 

Rassicurazioni, quelle del sindaco, che non bastano né ai manifestanti (che hanno protestato indossando alcune magliette in aula) e neppure all’opposizione.

Alberto Anghileri di Cambia Lecco chiede che sul teleriscaldamento si torni ad una discussione politica, Cinzia Bettega della Lega Nord invoca un referendum consultivo che coinvolga i cittadini di Lecco, Valmadrera e Malgrate

“Spieghiamo loro perché si fa l’impianto. Spieghiamo perché, dopo decenni che utilizzano metano in quanto economico e più ecologico, ora che si sono attrezzati con le caldaie nei loro condomini, spendendo dei soldi, ora avranno la possibilità del Teleriscaldamento, diciamo loro quando, in che termini e a che condizioni economiche” così il capogruppo leghista incalza l’amministrazione comunale.

Massimo Riva, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle

 

Per i Cinque Stelle mancano ancora gli approfondimenti richiesti, “sugli studi epidemiologici abbiamo solo indagini preliminari – dice Massimo Riva –  non ci sono ipotesi di scenari alternativi, manca tutto ciò che avrebbe dovuto consentirci una scelta consapevole, se andare avanti o meno. La convenzione è invece una delega in bianco e rischia di ‘blindare’ il progetto per anni, anche se l’amministrazione comunale dovesse cambiare colore o idea”.