“Tessiamo un futuro migliore”. A Lecco intrecci tra donne del mondo

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Una donna tesse, sceglie i colori, li abbina e li incrocia. Attorno a lei tante donne, di varie parti del mondo. Parole, fili di lana, assaggi di diverse provenienze, suoni, ma anche abiti sgargianti per una festa tutta al femminile.

Può essere sintetizzato così l’appuntamento in calendario a Lecco per domenica prossima, 12 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna che come noto viene celebrata l’8 marzo.

“Tessiamo un futuro migliore, intrecci tra donne del mondo” la denominazione dell’evento, che si svolgerà – a partire dalle ore 16 – alla Casa sul pozzo in corso Bergamo 69. Una location significativa considerato che da anni la Casa sul pozzo è in prima linea sul fronte dell’impegno sociale e in particolare a favore dell’integrazione.

Musica, cucina, pittura, moda, poesia, racconti e altro ancora gli “ingredienti” della manifestazione, organizzata dall’Associazione Sponde unitamente alla Comunità di via Gaggio Onlus, al Progetto integrazione donne straniere di Mandello, all’Associazione Mirage Burkina e al Progetto Penelope del Comune di Lecco.

Ideatore dell’evento è l’artista e architetto Raouf Gharbia dell’Associazione Sponde, che da anni lavora sull’incontro tra i popoli delle due sponde del Mediterraneo e non solo.

Vi parteciperanno anche alcune donne del Progetto Iride di Rongio, frazione di Mandello, le cui responsabili spiegano: “Se negli scorsi anni le nostre donne erano state coinvolte in momenti di festa e condivisione all’interno dello spazio riservato della scuola, pur con figure femminili italiane del territorio e alcune mediatrici, quest’anno si è pensato di dare loro l’opportunità di misurarsi in uno spazio diverso e meno familiare”.

Nel corso del pomeriggio verranno proposte letture di testi relativi alla loro vita in Italia, a episodi di integrazione e molto altro. Verranno altresì lette poesie sulla donna di vari autori di ogni parte del mondo.

Non mancheranno, come detto, neppure la musica e la presentazione di alcuni abiti tradizionali  dell’Africa nera.

Le donne di Rongio si ritroveranno così con quelle del Progetto Penelope, che a loro volta parteciperanno alle letture e alla performance guidate dall’educatrice Katia Zucchi, da anni il riferimento delle attività proposte nell’ambito del progetto. Dunque un’occasione speciale di incontro e di condivisione.