Turismo, arrivi in crescita e gli stranieri superano gli italiani

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LECCO – Mentre la stagione turistica sul lago entra nel vivo, la conferma del trend positivo di visitatori conosciuti negli ultimi anni in provincia di Lecco arriva dai dati del 2016 riportati nel report statistico I flussi turistici 2016 in provincia di Lecco nel quale si è riscontrato un aumento del flusso turistico verso la provincia di Lecco.

Si tratta infatti dei dati relativi al “movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, che la Provincia di Lecco raccoglie da tutte le strutture del territorio ed elabora, per conto di Regione Lombardia e ISTAT, come previsto dal Programma statistico nazionale. Per il territorio lecchese si conferma una tendenza in positivo che si riscontra da alcuni anni e vede in particolare crescita i turisti stranieri, che sempre più numerosi scelgono di soggiornare sul Lago di Como e nelle aree limitrofe.

L’anno 2016 ha fatto registrare un aumento del flusso turistico verso la provincia di Lecco con +3,4% di arrivi rispetto al 2015 (a sua volta +14,9% sul 2014) e addirittura con +18,8% rispetto al 2014. Considerando che il 2015 è stato l’anno di Expo con un movimento turistico “eccezionale”, il dato 2016 risulta ancora più significativo.

Ampliando le considerazioni all’ambito regionale, con riferimento al dossier di recente pubblicazione I flussi turistici in Lombardia, a cura di Eupolis Lombardia nell’ambito delle attività dell’Osservatorio regionale del turismo e dell’attrattività, viene evidenziato come per alcune province, tra cui Lecco e Como, il 2016 sia stato l’anno record del quinquennio di arrivi e presenze.

Nell’analisi emerge che l’aumento percentuale rispetto al 2015 delle presenze turistiche in provincia di Lecco, pari al 4,9%, la pone tra le migliori tre in Lombardia, in termini di maggior incremento di flusso, preceduta solo da Mantova e Brescia.

 

Gli arrivi totali 2016 sono pari a 233.159 turisti. Il 15,5% ha pernottato nella città di Lecco, il 38% nell’area Lago, l’8,3% ha scelto la Montagna mentre il 38,3% l’area Brianza/Affari. Sul Lago e nel Capoluogo si registra una maggior concentrazione di turisti stranieri, mentre le aree montana e “Affari” vedono una prevalenza dei connazionali.

In termini di valori assoluti, il numero di turisti stranieri supera quello degli italiani di oltre 12.000 arrivi e di circa 61.400 presenze. I principali mercati di provenienza esteri si confermano per il territorio lecchese Germania, Stati Uniti (dal 2013 i turisti statunitensi hanno superato quelli francesi), Francia, Svizzera e Regno Unito.

 

I giorni di permanenza media in provincia di Lecco sono 2,4 esattamente in linea con il dato regionale. Anche nell’area montana del territorio, i turisti si fermano in media 2,4 giorni mentre la permanenza si allunga a 2,8 nell’area Lago e a 2,5 per la città di Lecco; scende infine a 2 giorni nell’area Brianza, tradizionalmente più legata ad un “turismo d’affari”. A livello di intero territorio provinciale gli italiani si fermano circa 2,2 giorni mentre gli stranieri 2,5. La permanenza più lunga, di 2,9 giorni, è assicurata dai turisti italiani nell’area lago e, sempre qui e nel capoluogo, sono gli stranieri a caratterizzare i soggiorni medi più lunghi, di circa 2,7 giorni.

Le nazioni di provenienza dei turisti

 

Gli arrivi nell’anno 2016 fanno registrare un afflusso maggiore nelle strutture alberghiere scelte da oltre 70.000 italiani e da quasi 87.000 stranieri. Nelle strutture complementari, invece, i connazionali (circa 31.000) sono più numerosi degli stranieri (26.000). Infine, l’occupazione nei B&B è bilanciata al 50% tra turisti italiani ed esteri.

“L’ottimo andamento dei flussi turistici sul nostro Lago e nel lecchese – afferma il consigliere provinciale delegato al Turismo Luigi Comi – contribuisce a dare slancio a tutti gli operatori turistici e alle attività ricettive, da tempo attive o di nuova apertura: i dati 2016 denotano una crescita a livello provinciale nel suo complesso e in particolare nell’area Lago; sono inoltre positivi per tutte le tipologie di struttura alberghiere ed extra-alberghiere. Un bel segnale davvero per proseguire nella direzione di una cultura dell’accoglienza che si vuole sempre più presente e diffusa, in linea con gli indirizzi della più recente normativa regionale in materia di turismo e attrattività, che le Province concorrono a sviluppare”.

L’andamento dei primi mesi del 2017, seppur con dati non ancora definitivi, sembra confermare un trend ancora in crescita su tutta l’area: i dati provvisori del primo quadrimestre fanno segnare +7,4% di arrivi, con dati particolarmente positivi per i turisti stranieri (oltre 3.000 arrivi in più tra gennaio e aprile 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Anche le presenze straniere sono in aumento (circa 5.500 in più rispetto al 2016), mentre si registra una leggera flessione delle presenze totali (-0,2%), determinato da un calo delle presenze italiane. Valori che potranno essere confermati solo a seguito di validazione da parte dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT).