Uffici comunali, i sindacati “bocciano” la riorganizzazione

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LECCO – “Dopo sette mesi di travaglio l’Amministrazione comunale di Lecco ha partorito il topolino”. Con queste parole i sindacati dei dipendenti pubblici di Cgil, Cisl  bocciano sonoramente la riorganizzazione degli incarichi in municipio.

“Si passa da 24 a 14 posizioni organizzative di alta professionalità con una spesa a carico del fondo produttività che passa da 240 mila a 182 mila euro, con un risparmio di 58 mila euro che dovrebbero essere destinati alla produttività del personale. Diciamo dovrebbero – sottolineano i sindacati – perché la proposta di suddivisione del premio 2014 destina tutti i risparmi del fondo alla copertura del debito di 280 mila euro maturato negli anni 2007/2012 per la costituzione errata del fondo. Questo come da verbale del Revisore dei conti che nel novembre 2013 ha invitato l’amministrazione comunale ad attivare procedure per il riassorbimento delle maggiori risorse impiegate nel periodo tra il 2007 al 2012 in un tempo massimo di sei anni. Questo è il motivo per cui da cinque anni i dipendenti comunali non percepiscono il premio di produttività”.

Secondo i sindacati, la riorganizzazione in municipio “sembra una meteora che tutto cambia , a parole, e tutto lascia le cose come stanno”.

“Gli unici effetti del cambiamento – spiegano -riguardano quelle 10 persone che hanno perso la posizione organizzativa, a scapito di una direzione di servizio, ma che continuano a svolgere le stesse funzioni con una retribuzione inferiore. Per gli altri 300 dipendenti non è stato riorganizzato niente”.

Ammonterebbero a 24, secondo i dati dei sindacati, le domande di mobilità interna presentate dai dipendenti, per Cgil e Cisl “dimostrano quanto il benessere organizzativo tanto decantato non si aggiri tra i corridoi del Palazzo Comunale e che non avrebbero “trovato soddisfazione se no in qualche raro caso”.

E se dal Comune avrebbero spiegato che gli effetti della riorganizzazione saranno visibili tra un anno, i sindacati rispondono che non verrà firmata alcuna cambiale in bianco: “Crediamo che i dipendenti comunali ne abbiano già firmate troppe in questi anni. I lavoratori – concludono i sindacati – vogliono lavorare sereni, in ambienti vivibili e non malsani, freddi d’inverno e caldi d’estate, dove poter ricevere e accogliere i cittadini per dare loro un servizio efficiente”.

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