Un nuovo mezzo all’Antincendio di Rancio offerto da Acel

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LECCO – Giornata di lavoro per le squadre Antincendio Boschivo di Rancio, Galbiate, Api Lecco seguite dal responsabile della Comunità Montana dottor Renato Corti.

In località Bonacina di buon mattino si è svolta un’esercitazione che ha visto i volontari, circa un trentina quelli impegnati, alle prese con le pompe d’acqua ad alta pressione e con una simulazione di intervento per il coordinamento della comunicazione via radio.

“In precedenza – spiega il caposquadra dell’Antincendio di Rancio Mario Fusi – Avevamo monitorato la zona di Bonacina individuando a ridosso del torrente Caldone un nuovo punto strategico. Questa mattina infatti abbiamo provato a prelevare l’acqua dal torrente allestendo poi una vasca di raccolta utile all’approvvigionamento via aria dell’elicottero. Purtroppo però, a causa del maltempo, quest’ultimo passaggio non è stato effettuato, ma la giornata di esercitazione è stata molto produttiva. Inoltre, abbiamo simulato un intervento volto alla sperimentazione della comunicazione via radio, aspetto fondamentale durante la fasi operative” .

Ma la giornata per la Squadra Antincendio Boschivo di Rancio è stata speciale in quanto Acel Service ha regalato al gruppo di volontari una macchina utile per la pulizia della bordura della pista taglia fuoco (il Vallo) che dal rione di Laorca costeggia le pendici del Medale e del San Martino fino Santo Stefano. “E’ un dono utilissimo perchè ci consentirà di effettuare questa operazione impegnando solo due persone e in tempi rapidissimi, mentre fino a oggi era necessario impegnare una decina di persone – spiega Fusi – Non solo ma questa macchina taglia e sminuzza quindi ci renderà la vita facile e ci permettere di ottimizzare in modo sensibile i tempi di lavoro”.

Massimiliano Valsecchi, consigliere d’amministrazione di Acel Service, presente alla giornata di esercitazione, ha commentato: “Acel ha voluto dare un sostegno concreto perchè crediamo che il lavoro svolto dai volontari sia doppiamente importante per il territorio, come salvaguardia dei boschi ma anche a garanzia della sicurezza dei cittadini. Per questo motivo Acel è ben felice di aver dato il proprio sostegno con l’acquisto di un nuovo mezzo e colgo l’occasione per fare a tutti i volontari i più sinceri complimenti per il loro impegno a favore della comunità”.

Dott. Renato Corti

Parole di apprezzamento per i volontari dell’anticendio sono giunte anche dal Resposnabile della Comunità Montana dottor Renato Corti: “Senza il lavoro di queste persone l’Anticendio Boschivo non starebbe in piedi quindi a loro va un sentito ringraziamento. Giornate come queste sono importanti per imparare ad utilizzare la strumentazione in dotazione, senza dimenticare un altro aspetto fondamentale che è l’individuazione di nuovi punti per l’approvvigionamento d’acqua per gli elicotteri come quello sperimentato oggi nel rione di Bonacina, questo perchè permette di: economizzare il lavoro dei volontari, lavorare più in sicurezza e essere più efficaci e tempestivi proprio grazie all’utilizzo degli elicotteri”.

Anche se la stagione degli incendi non è ancora del tutto conclusa “aspetterei ancora un mesetto – ha – ha precisato Corti – incrociando le dita, possiamo dire che quest’anno tra neve e pioggia siamo stati graziati e l’augurio è che ci siano sempre inverni come quello appena trascorso, anche se noi.all’occorrenza, siamo sempre pronti ad intervenire”.

I capisquadra Gianni Aldeghi (Galbiate) e Mario Fusi (Rancio)

Presente, come sempre, anche il veterano Gianni Aldeghi responsabile della Squadra Antincendio di Galbiate, che vanta 40 anni di volontariato nell’anticendio boschivo. E proprio Aldeghi ha voluto sottolineare come l’evoluzione delle tecnologie e dei tempi ha portato, nel corso degli anni, a un’evoluzione anche nel mondo dell’Antincendio: “Una volta basta un po’ di buona volontà e via, oggi prima di entrare nell’anticendio si deve rispettare un rigoroso iter di preparazione alquanto impegnativo. Dall’altro lato, grazie ai nuovi mezzi e alle nuove attrezzature, possiamo dire che oggi lavoriamo con maggior sicurezza e in virtù delle sinergie che sono nate tra le varie squadre, come per esempio quella tra il nostro gruppo e Rancio, ci consentono di essere più presenti e operativi. Unico aspetto negativo, è che oggi, più di ieri, servono nuove leve. Servono giovani che abbiano voglia di darsi da fare per il proprio territorio. Sono loro la linfa vitale e il futuro delle nostre realtà associative”.

Ne sa qualcosa il caposquadra Fusi, che di tempo per l’Antincedio ne investe parecchio, così tra un bicchier di vino ristoratore e una polenta e funghi (offerte presso la sede degli Alpini di Rancio a tutti i volontari intervenuti all’esercitazione) confessa: “Devo chiedere scusa a mia moglie e alla mia famiglia per le numerose assenze, oltre che ringraziarli per la pazienza e la comprensione”.