Un nuovo passo verso il nuovo Oratorio e la Casa della Carità

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Il progetto originario di riqualificazione dell'ex area Faini

 

LECCO – Un nuovo importante passo verso la realizzazione del nuovo oratorio: venerdì mons. Franco Cecchin, in rappresentanza della Parrocchia di San Nicolò, e l’arch. Elena Todeschini funzionario del settore edilizia pubblica del Comune, per l’amministrazione comunale, hanno sottoscritto con atto notarile presso lo studio del notaio Laura Piffaretti la convenzione del piano attuativo per l’intera area di proprietà della parrocchia di san Nicolò.

Il piano attuativo costituisce il quadro di riferimento normativo sull’intera area e la convenzione sottoscritta evidenzia gli impegni reciproci tra la Parrocchia san Nicolò ed il Comune di Lecco.

Con l’atto notarile della firma della convenzione è possibile procedere per i singoli lotti con la richiesta al Comune del permesso di costruire. Entro il mese di settembre la Parrocchia san Nicolò intende procedere con la richiesta sia per la Casa della Carità (fabbricato ex-Paolo VI) sia per il lotto del nuovo Oratorio.

Un sogno atteso da 40 anni dopo che l’allora prevosto di Lecco Mons. Enrico Assi decise di acquistare la vasta area occupata dai capannoni della storica azienda Faini, a ridosso della Basilica e dell’Oratorio San Luigi.

“Circa dieci anni fa sono giunto a Lecco, quando l’arcivescovo emerito Dionigi Tettamanzi mi ha invitato a sostiuire mons. Busti, in partenza per Mantova. ‘Prima c’è la dimensione pastorale – mi disse – e poi sappi che c’è da più di quarantanni c’è  il bisogno di realizzare questo progetto’. E’ stato un processo lungo, con tanta burocrazia. Finalmente venerdì siamo giunti alla firma di questo importante atto” ha commentato il prevosto, mons. Franco Cecchin.

 

Un grande sogno, il Centro di Comunità San Nicolò,  2 mila metri quadri dell’area ex Faini e Serpentino che diventeranno il cuore pulsante della comunità cattolica lecchese. La messa a nuovo della scuola dell’infanzia è stato un primo passo, ora toccherà all’oratorio e la Casa della Carità, il centro che sarà gestito dalla Caritas per l’aiuto ai più deboli. Un sogno che ha trovato il supporto di tanti fedeli, riuniti  gruppo di sostegno al progetto di costruzione del nuovo centro di comunità e la quarta domenica del mese la raccolta di offerte della Santa Messa è dedicata alla sua realizzazione.

Lo scorso anno erano già stati svelati i dettagli di questo rinnovamento,  che comprende la ricostruzione su due piani dell’attuale edificio dell’oratorio, nuovi campi da calcio e spogliatoi, il restauro della cappella e del teatro e la creazione di un nuovo percorso per la Torre Campanaria, un parcheggio a due piani interrati con 150 posti di capienza. (qui l’articolo)

Ora la procedura, oltre alla pratica comunale, richiede anche un passaggio in sovrintendenza e si conclude logicamente con le necessarie autorizzazioni ecclesiastiche.