Un nuovo vicario del questore, esperto di antidroga e antiterrorismo

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Il nuovo questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza
Il questore Filippo Guglielmino e il questore vicario Carlo Ambrogio Enrico Mazza

 

LECCO – Dirigente della Digos di Milano, funzionario della Sezione Antiterrorismo della stessa Digos milanese e responsabile di indagini per la cattura di latitanti in Europa e oltre i confini europei, funzionario del centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano nell’attività di indagine e analisi della criminalità organizzata di matrice straniera (russa, cinese e albanese), esperto di Antidroga all’ambasciata italiana in Venezuela: una rilevante esperienza professionale quella acquisita da Carlo Ambrogio Enrico Mazza, il nuovo questore vicario di Lecco.

La sua nomina è stata resa nota lunedì mattina in una conferenza indetta in Questura. Il nuovo vicario subentra a Gabriella Acca, che ha ricoperto l’analogo ruolo dal luglio del 2016 fino al recente trasferimento in Sardegna, sua terra di origine.

E’ stato il questore Filippo Guglielmo a presentare il suo collaboratore alla stampa: “Con il nuovo vicario facciamo un ulteriore salto di qualità – ha spiegato il questore lodando le importanti competenze di Mazza – per il suo curriculum ma anche per la sua origine lombarda, che gli consente di avere sicuramente familiarità con la realtà lecchese. Il suo sarà un importante apporto alla nostra Questura”.

Il nuovo questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza

 

Di origini milanesi, Carlo Ambrogio Enrico Mazza giunge a Lecco dopo l’ultimo incarico come capo di Gabinetto alla Questura di Verona, dove è stato anche coordinatore del Gruppo Operativo di Sicurezza degli incontri sportivi di Hellas Verona e Chievo Verona allo Stadio Bentegodi.

“Sono orgoglioso di essere a Lecco e di lavorare con un questore che conoscono da tanti anni e che stimo – ha commentato Mazza – per me questo sarà un nuovo mestiere e un passo importante per la mia esperienza in Polizia”.

Una carriera costellata da lodi ed encomi per brillanti indagini che hanno consentito l’arresto di alcuni latitanti e ricercati, tra loro Angelo Izzo e Gianni Guido, ritenuti responsabili della strage del Circeo, entrambi evasi e nuovamente arrestati tra il 1993 e il 1994, il primo a Parigi e l’altro a Panama.

Proprio nella sala conferenze dove si è tenuto con la stampa, il nuovo vicario alcuni anni fa, era il 2005, aveva illustrato i risultati di un’operazione contro lo spaccio internazionale condotta insieme alla locale Squadra Mobile, FBI e DEA, che aveva permesso di smascherare un’organizzazione criminale albanese specializzata nel traffico di droga dall’America all’Italia utilizzando come corrieri insospettabili cittadini americani che nascondevano lo stupefacente nei doppifondi delle scarpe.

Dalla sua esperienza nell’ambito dell’antimafia e antiterrorismo, in una città che ha conosciuto entrambi i fenomeni criminosi, attraverso le indagini contro l’ndrangheta e l’estremismo islamico, invita tutti a “tenere sempre alta l’attenzione su questi temi” perché anche Lecco, così come altre città del Nord d’Italia, è soggetta ad infiltrazioni della malavita organizzata.