“Un ponte alternativo”, la proposta anche in Regione e alla Camera

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PADERNO / MILANO – “Tutto il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ha sostenuto la nostra proposta di mozione urgente per intervenire sui disagi creati a seguito dalla chiusura al traffico veicolare e ferroviario del ponte di Paderno d’Adda” affermano i Consiglieri regionali Mauro Piazza e Paolo Franco.

“Sono presumibili nell’immediato ed anche nel medio periodo danni ingenti all’economia locale soprattutto nelle zone di confine bergamasche e lecchesi-continuano i due consiglieri regionali- inoltre, la chiusura del ponte sta causando un grande aggravio sulla qualità della vita per tutti i cittadini coinvolti, residenti e non”.

Mauro Piazza

“Il testo della mozione impegna la giunta regionale ad adoperarsi per intensificare ulteriormente le corse sulle tratte ferroviarie interessate nelle fasce di mobilità utilizzate per motivi lavorativi e di studio” spiegano Piazza e Franco.

“Nel dispositivo infine chiediamo di valutare, con gli enti preposti, la possibilità di realizzare un nuovo passaggio in surroga al Ponte San Michele al fine di alleggerire la viabilità e ridurre l’impatto volumetrico di traffico sui ponti esistenti nei comuni di Brivio e Trezzo sull’Adda, tenendo conto dei vincoli esistenti dovuti alla presenza dell’area del Parco Adda Nord” concludono i due eletti forzisti al Pirellone.

Anche in Parlamento, dal centro destra arriva l’interrogazione a firma dell’on. Alessio Butti (Fratelli d’Italia) al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti:

“La chiusura del ponte sull’Adda rappresenta un problema che, per quanto necessario sotto il profilo della sicurezza, mette a nudo l’esigenza del territorio lecchese di produrre ogni sforzo utile alla realizzazione di infrastrutture alternative” spiega Butti sostenendo anch’esso la proposta avanzata dal Comune di Calusco di realizzare un nuovo ponte temporaneo tra Imbersago e Villa d’Adda.

 

L’on. Alessio Butti

“Il crollo del Ponte Morandi, con le drammatiche conseguenze che sappiamo, ha evidenziato ex post quanto sarebbe stata utile la realizzazione della famosa Gronda che dirottando buona parte del traffico pesante avrebbe, forse, anche potuto evitare la tragedia. E comunque, anche a tragedia avvenuta con la perdita di 43 vite umane, avrebbe facilitato un ritorno, per quanto difficile, alla normalità – prosegue il parlamentare – Il territorio, le categorie, le istituzioni hanno più volte invocato la realizzazione di nuove infrastrutture e la manutenzione attenta e costante di quelle esistenti. Ora (o mai più, verrebbe da dire) occorre conoscere esattamente il piano strategico infrastrutturale del ministero in ordine alla realizzazione di nuove opere”.