Un successo il concerto dei Tre Santi di Acquate

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LECCO – Sono accorsi in molti sabato sera ad Acquate in occasione del concerto dei Tre Santi con il Coro San Giorgio di Acquate e il Coro San Romedio Anaunia di Romeno ( Tn). Due repertori e due cori diversi nel loro genere ma apprezzati del pubblico nell’ esecuzione di brani sacri e profani.

Ha aperto il concerto il Coro San Giorgio con cinque brani, dall’Agnus Dei della Missa Breve di Palestrina all’ Ubi Caritas di Duruflé, passando per Locus Iste di Anton Bruckner fino a giungere all’ esplosione di voci del “Cantique di Jane Racine “ di Gabriel Fauré, accompagnato al pianoforte dal M° Stefano Aldeghi.

Emozionante il programma del coro di San Romedio, aperto e chiuso con due brani sacri, il Salmo 150 e il Padre Nostro. L’ emozione più grande è stato sicuramente il percorso storico della sequenza di brani, sapientemente presentati e contestualizzati nelle storie che li hanno ispirati e nelle situazioni in cui dalla tradizione orale e popolare sono stati scritti e tramandati.

Racconti di guerra, di giovani spediti al fronte senza nulla conoscere di quello che andavano a combattere, ambienti ostili come i Monti Carpazi, che nel brano elaborato da Antonio Pedrotti, storico direttore del Coro , hanno preso il titolo di Monti Scarpazi, e vicende che narrano di amori lasciati al paese natio , fidanzate e genitori, hanno suscitato interesse e commozione in alcuni casi, un sentimento che si leggeva negli occhi dei più anziani tra il pubblico, mentre per i molti giovani presenti, sono diventati spunti di riflessione su questo passato , forse un poco lontano ma sicuramente da non perdere di vista.

La tradizione popolare soprattutto con la musica tramanda sentimenti sinceri e puri, ed è la lezione e il ricordo che sicuramente la serata del concerto dei Tre Santi ha lasciato nei cuori dei presenti.