Una grande famiglia: alla 4° puntata, una media di 5 mln di spettatori

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LECCO – Siamo arrivati a metà delle otto puntate della fiction tv “Una grande famiglia 3”, in onda martedì sera su Raiuno con la regia di Riccardo Donna per la Cross Production.

Le prime quattro puntate hanno mantenuto il primato degli ascolti, superando sempre i 5 milioni di spettatori e lasciando al palo la concorrenza delle altre reti. Persino il film di Pieraccioni si è dovuto arrendere con meno della metà degli spettatori.

Le vicende della famiglia Rengoni – interpretate da Stefania Sandrelli, Alessandro Gassman, Giorgio Marchesi, Stefania Rocca, Isabella Ferrari, Gianni Cavina e altri attori di spicco – in questa terza serie si sono spostate decisamente da Inverigo verso Lecco e i paesi attorno, con piazza Cermenati a fare da star come domicilio di uno dei protagonisti, assieme a Pescarenico.

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Il regista è riuscito a dare un’immagine inusuale della città e dei dintorni, con scorci spettacolari del lago ma anche valorizzando angoli meno conosciuti, come il sottopassaggio della ferrovia in via Porta e il vecchio scalo merci della Piccola. E poco importa se si salta da una zona all’altra senza coerenza geografica, o se alcuni luoghi vengono collocati in cornici diverse.

“Chi ha seguito le riprese – spiega Alberto Ricci della Film Commission – sa che il piano di lavorazione della troupe veniva cambiato spesso, anche da un’ora all’altra, soprattutto per via dei capricci del tempo. Se c’era il sole a Lecco, la produzione poteva decidere di girare sulle nostre strade una scena ambientata nel Comasco, e viceversa. In molti sono rimasti sorpresi nel vedere la nostra superstrada con l’indicazione per Inverigo, ma parafrasando Humphrey Bogart potremmo dire… è il cinema, bellezza, e noi non possiamo farci nulla”.

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Nelle prossime puntate si vedranno altre location nostrane, dalla gita in battello di Isabella Ferrari con Giampaolo Morelli, al carcere di Pescarenico con Gassman.

Soddisfazione da parte del team della Lecco Film Commission, nonostante le polemiche suscitate da un sindaco comasco per alcune battute del copione pronunciate da un gruppo di ragazzi, che a suo parere offenderebbero la località.

“Una polemica che nasce forse da una mossa di marketing pensata per dare ulteriore visibilità sulla stampa ai luoghi in questione” – ipotizzano Paolo Cagnotto ed Egidio Magni, rispettivamente responsabile e location manager della Lecco Film Commission, alla quale va il merito di aver attratto la troupe a Lecco.

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“Ciò che conta sono le opportunità commerciali date dalla produzione a moltissimi fornitori locali, le possibilità di lavoro per tante comparse lecchesi che hanno fatto la loro piccola parte nella fiction, e soprattutto il ritorno d’immagine per Lecco e la provincia, che stanno indubbiamente guadagnando in termini di visibilità in tutta Italia. Per il territorio – proseguono Cagnotto e Magni – è stato un ottimo investimento: un grande risultato al prezzo di qualche giorno di disturbo alla viabilità. I Comuni, in cambio di sconti e gratuità su alcuni servizi come l’occupazione del suolo pubblico, stanno oggi incassando in termini di notorietà dal punto di vista turistico. Le chiamate che ricevono già gli uffici del turismo per sapere dov’erano situate le location sono sintomo dell’interesse che sta montando attorno ai luoghi. Luoghi – conclude Cagnotto – che saranno promossi con un’apposita APP che conterrà, oltre alle indicazioni per raggiungere le location, anche informazioni storiche e turistiche. L’APP sarà distribuita gratuitamente al termine della serie”.