Vaccini. Sfila la fiaccolata a Lecco per “la libertà di scelta”

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La fiaccolata anti-vaccini che si è svolta la scorsa domenica

 

LECCO – Non contro i vaccini, ma per la libertà di scelta: dopo giorni di animato dibattito sui social e tra gli esponenti della politica locale, domenica sera si è svolto a Lecco l’annunciato corteo per le vie della città per manifestare dissenso riguardo al decreto del ministro Lorenzin che vede l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione, pena l’esclusione dagli asili nido, scuole materne e scuola dell’obbligo , salvo il pagamento di sanzioni.

“Nessuno mette in dubbio l’utilità dei vaccini quello che si chiede sono test pre-vaccinali, vaccini singoli e puliti, piani vaccinali personalizzati e una farmaco vigilanza più efficace.Il diritto alla persona e alla salute generale sono compatibili, spetta al governo trovare il giusto equilibrio” precisano le organizzatrici  Sara Anzellotti e Veruska Scarpino.

Oltre trecento persone hanno preso parte alla protesta che dal centro La Merdiana è scesa verso il centro storico. Una manifestazione che ha avuto il sostegno anche di alcuni esponenti della Lega Nord. Tra i presenti anche il senatore del Carroccio, Paolo Arrigoni.

“La Lega non è contro i vaccini, ma contro questo sciagurato decreto che vuole imporre l’obbligatorietà per una profilassi di vaccini massiva, in assenza di un’emergenza sanitaria – ha spiegato il senatore –  La vaccinazione non si deve imporre ai bambini, ma proporre ai genitori con un’informazione ed un consenso informato e concreto. La Lega continuerà da martedì a battersi in Senato per scardinare questo pessimo provvedimento della Lorenzin, assolutamente illiberale, pensato con folli misure coercitive come la rimozione della potestà genitoriale, le pesanti multe e il divieto di accesso al nido e alla scuola dell’infanzia”.

Diversi i cartelli e gli striscioni esposti dai manifestanti a difesa dei bambini, come detto, primi soggetti interessati dal provvedimento del Ministero.

L’attenzione degli organizzatori guarda a quelle “famiglie – spiegano – che ad oggi si trovano a fronteggiare una situazione difficile a causa dei danni o delle reazioni avverse che i loro figli hanno subito per la somministrazione di vaccini”, da qui la richiesta di lasciare libertà alle famiglie di scegliere per i propri bimbi.

Il senatore Arrigoni (Lega Nord) parla con i manifestanti

 

Una manifestazione che ha trovato forti critiche, sopratutto dal Partito Democratico lecchese: “Non si scherza con la salute, soprattutto con quella dei bambini. Non è possibile che nel 2017 ci sia ancora chi mette in discussione l’evidenza scientifica della validità dei programmi di vaccinazione – ha commentato il segretario cittadino, Giovanni Fornoni – La ‘libertà di scelta’ dei singoli finisce là dove comincia il benessere della comunità”.