Valmadrera, aperto il 2° lotto di “Oltre noi”: “Un sogno che si realizza”

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VALMADRERA – “Un sogno diventato finalmente realtà” con queste parole Ernesto dell’Oro, presidente dell’associazione “Genitori e amici degli handicappati”, ha definito il nuovo lotto della residenza sanitaria “Oltre noi” , aperto sabato mattina.
Un nuovo spazio attrezzato con 8 posti letto, ambienti comuni, e una palestra, progettato per rispondere alla richiesta di assistenza e cura delle persone disabili dopo la morte dei loro genitori.

Ernesto dell’Oro

 

“La nuova struttura dà luogo a un complesso in grado di soddisfare diverse esigenze socio-educative che spaziano dalla richiesta di residenza all’assistenza del centro diurno – ha esordito Battista Canali presidente della Cooperativa Arcobaleno – con l’apertura del nuovo polo vogliamo creare una struttura ben inserita nel territorio, in grado di interagire con le altre realtà limitrofe e con altre strutture che abbiamo in gestione per garantire un adeguato sfruttamento della capienza e una rapida accoglienza”.

Monsignor Stucchi e Antonio Rusconi, assessore del comune di Valmadrera

La prima pietra del secondo lotto è stata posata il primo marzo 2014, e da quel giorno i lavori sono proseguiti ininterrottamente: “Grazie a questo nuovo polo volontari e ospiti collaboreranno a stretto contatto, facendo crescere l’amicizia civica, irradiandola anche nella nostra Valmadrera insieme al sapore vero di ciò che una città è chiamata a vivere – ha commentato Monsignor Luigi Stucchi – la mia speranza è  che questa amicizia continui a crescere e moltiplicarsi perché anche se il tempo passa, l’amicizia resta per sempre”.


Il nuovo centro si aggiunge al centro diurno disabili che conta 30 posti utenti, costruito nel 1988 e gestito dalla “Cooperativa Arcobaleno”, è composto da uffici, sala medica, palestra, cucina, lavanderia, un appartamento per la famiglia di appoggio e da una “Casa accoglienza” per 5 soggetti disabili, gestita dall’associazione “Genitori ed amici degli handicappati”; il primo lotto, costruito nel 2003, comprende  invece spazi diurni comuni e 8 mini appartamenti destinati ad ospitare persone diversamente abili e nuclei famigliari.

La costruzione del nuovo polo è un segno di attenzione verso i più deboli – ha spiegato il sindaco di Valmadrera Donatella Crippa – l’amministrazione comunale si è messa in gioco fin dall’inizio, collaborando con la Cooperativa Arcobaleno e i volontari. L’obiettivo è quello di dare una risposta alla domanda “cosa sarà dopo di noi?” che si pongono i genitori dei ragazzi disabili. Oggi facciamo un passo avanti per costruire insieme l’infinito futuro”.

La palestra

 

Una struttura dunque, nata per far fronte alla fragilità e alla difficoltà dei valmadreresi: “ E’ bello pensare che di fronte alla sofferenza nascano reti di solidarietà e collaborazione, cerando occasioni di interazione tra diversi soggetti per aiutare coloro che sono in difficoltà – ha commentato don Enzo Barbante, presidente della fondazione Don Carlo Gnocchi  – la nostra associazione si rende disponibile per offrire la sua esperienza, creando le condizioni per una collaborazione attiva”.

Ruggero Plebani

La nuova struttura entrerà in funzione nei prossimi giorni quando la residenza lecchese “Casa l’Orizzonte” si trasferirà temporaneamente nel nuovo polo di “Oltre noi” a causa di un imminente ristrutturazione; Ruggero Plebani, responsabile della residenza lecchese, ha ringraziato “Oltre noi” per l’ospitalità e ha ricordato “l’importante ruolo di grande aiuto che questa struttura avrà per le famiglie dei disabili”.

L’assessore del comune di Valmadrera Antonio Rusconi ha voluto ringraziare: “Tutte le singole persone che hanno contribuito alla costruzione di questa struttura, il progettista Piercarlo Suzani – ha concluso l’assessore –  le famiglie e le realtà associative, quali il ‘Circolo velico Tivano’, che hanno acquistato l’arredamento delle stanze” e a cui sono intitolate le singole camere della residenza.

Dopo la benedizione di Monsingor Stucchi, il pubblico presente ha potuto entrare a visitare la nuova struttura.

Una delle quattro camere

 

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