Valmadrera, in 200 per dire “No al teleriscaldamento”

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VALMADRERA –Oltre duecento persone, sabato pomeriggio, hanno invaso le vie del centro di Valmadrera per dire “no al teleriscaldamento e spegnere per sempre il forno inceneritore”.


Il corteo, che ha visto la partecipazione di persone di tutte le età, ha preso il via alle 15 da piazza del Mercato e dopo aver percorso le vie del centro è giunto alla sede di Silea. “Abbiamo organizzato questo corteo per far sentire la nostra voce – ha esordito Mauro dell’Oro semplice cittadino –  chiediamo di abbandonare il progetto di teleriscaldamento che aumenterebbe sensibilmente le emissioni: oggi bruciamo ben 100mila tonnellate di rifiuti all’anno, dobbiamo far fronte a questa situazione investendo in politiche che ci permettano di incrementare la raccolta differenziata“.

Nel lungo tragitto, di quasi 3 km, il corteo si è più volte fermato nei punti strategici della città per spiegare a gran voce ai passanti le motivazioni che hanno indotto semplici cittadini a organizzare la manifestazione per dire no al teleriscaldamento.

Mauro Dell’Oro

L’aspetto sanitario è quello che ci preoccupa maggiormente: bruciare i rifiuti ha un impatto pesantemente negativo sull’aria che respiriamo, l’inceneritore infatti emette arsenico,  berillio, cadmio, cromo e nickel riconosciuti dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro a livello 1 per polmone vescica, rene, colon e prostata – ha continuato Dell’Oro – chiediamo quindi ai nostri amministratori di rivedere l’atto di indirizzo riguardante il lotto A (la turbina) e verbalizzare la dimissione dell’impianto entro il 2024, guardando oltre il teleriscaldamento”.


Tra i manifestanti c’era anche Massimo Riva, consigliere del movimento 5 stelle presso il comune di Lecco: ” Il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere il 75% della raccolta differenziata – ha commentato il consigliere pentastellato – riducendo così le emissioni dell’inceneritore“.

Massimo Riva

“Per quanto riguarda invece il teleriscaldamento e l’inceneritore – ha concluso Riva – nei prossimi giorni  presenterò un’interrogazione in cui chiederò i pareri degli amministratori sulla sostituzione della turbina dell’impianto”.


Il corteo una volta giunto all’inceneritore ha continuato la sua “gentile protesta”, come definita dagli organizzatori, chiedendo a gran voce che i sindaci pensino alla salute dei cittadini, mettendo, una volta per tutte, la parola fine al progetto di teleriscaldamento.

 

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