Vandali contro Lega, Pd e “Casa Comune”, Mandello si interroga

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L'esterno della sede della sezione cittadina della Lega Nord in via Dante. Poco distante sono stati distrutte anche le targhe del Pd e di "Casa Comune".
La sede della sezione cittadina della Lega Nord in via Dante. Poco distante sono state distrutte anche le targhe all’esterno della sede del Pd e di “Casa Comune”.

 

MANDELLO – Vandalismi da condannare o clima che si sta già surriscaldando in vista della scadenza elettorale della prossima primavera?

Mandello si interroga dopo quanto accaduto alcune notti fa (vedi articolo), quando ignoti hanno rotto i vetri delle finestre della sede della sezione cittadina della Lega Nord, in via Dante. Nelle stesse ore a essere presa di mira è stata anche la sede del Partito Democratico e di “Casa Comune”.

Dalla facciata dello stabile posto sempre in via Dante, tra l’altro distante pochi metri dalla “casa” della Lega, sono state infatti strappate e fatte a pezzi le due targhe appunto del Pd e del gruppo che a Mandello esprime dal 2005 la maggioranza consiliare.

Il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani.
Il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani.

“Non so quanto sia stato voluto a scopo intimidatorio, ma se ciò fosse i comportamenti violenti non portano da nessuna parte, né possono fermare i programmi della Lega Nord”, aveva dichiarato il segretario cittadino dei “lumbard”, Fabiola Bertassi.

Di episodio “squallido ed esecrabile” parla anche il sindaco di Mandello, Riccardo Mariani, il quale ribadisce peraltro come non si possa dare in alcun modo per scontato che dietro quel gesto vandalico vi siano un atto e un proposito intimidatori”.

“Ciò non toglie – dice il primo cittadino – che si sia in presenza di un gesto simbolicamente brutto e comunque idiota e in quanto tale da condannare”.

Mariani contesta però quello che definisce “un atteggiamento stucchevolmente demagogico e insopportabile” della Lega e del suo segretario cittadino, Fabiola Bertassi, che aveva preso spunto proprio dall’episodio accaduto in via Dante per sollevare il problema della sicurezza delle strade mandellesi in particolare durante le ore notturne, invocando “un rafforzamento dei sistemi di controllo volti a tutelare la sicurezza dei cittadini”.

“Tra i comuni della nostra provincia – ribatte il sindaco – e in relazione al numero di abitanti e alla sua estensione, Mandello è quello con il più basso tasso di criminalità ed è, senza tema di smentita, tra gli enti locali più attivi per quanto riguarda il patto di sicurezza a suo tempo siglato in prefettura”.

“Fare proclami ideologici e demagogici – aggiunge Mariani – partendo da un episodio, torno a dire, spiacevole e da condannare è assolutamente fuori luogo e se il segretario leghista assistesse maggiormente anche soltanto alle sedute di consiglio comunale sarebbe al corrente delle iniziative che il nostro Comune ha attuato e intende attuare proprio sul fronte della sicurezza e della tutela dei cittadini, su cui abbiamo investito molto pur non avendo ad esempio potuto assumere altri agenti di polizia locale per via dei limiti imposti dal patto di stabilità”.

Maria Lidia Invernizzi, capogruppo della lista "Il paese di tutti".
Maria Lidia Invernizzi, capogruppo della lista “Il paese di tutti”.

“Abbiamo le telecamere – ricorda sempre il sindaco – e altre ne installeremo in entrata e in uscita dal paese ma i proclami, lo ripeto, non servono a nulla e a nessuno”.

Non va per il sottile Maria Lidia Invernizzi, capogruppo consiliare della lista “Il paese di tutti”. “Resto sconcertata – premette – quando leggo notizie come queste e mi chiedo fin dove la stupidaggine di pochi, almeno mi auguro, possa arrivare. Io insisto da sempre sul  rispetto che tutti dobbiamo avere delle persone innanzitutto e dei beni altrui. Chi ha compiuto quei vandalismi ha anche creato nell’animo di tutti noi una sensazione di paura e di insicurezza”.

“Viviamo in un paese abbastanza tranquillo  – aggiunge – e allora perché creare situazioni di questo genere? Facciamo del male soltanto a noi stessi, perché se qualcuno crede di colpire “in alto” si sbaglia. Solo noi mandellesi avremo più paura a far tardi e a tornare a casa nostra da soli dopo il lavoro, un film, una conferenza o una chiacchierata tra amici”.

“Il periodo che stiamo vivendo – conclude Maria Lidia Invernizzi – è triste e violento e gli episodi e gli assassinii di questi giorni ce lo confermano. Voglio però credere con forza che dietro quanto accaduto a Mandello vi sia “soltanto” qualche birra di troppo che ha incentivato i vandali e che partiti e elezioni della prossima primavera non c’entrino perché , se così fosse, ci sarebbe da preoccuparsi ancora di più”.
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