Varenna. Omissione d’atti d’ufficio, il sindaco: “Basse manovre elettorali”

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Carlo Molteni
Carlo Molteni, sindaco di Varenna.
Carlo Molteni, sindaco di Varenna.

VARENNA – A metà dicembre, dopo che la Cassazione aveva respinto il ricorso presentato contro la sentenza che lo condannava a una multa di 1.000 euro per omissione di atti d’ufficio e in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza stessa, il sindaco di Varenna Carlo Molteni non aveva esitato a definire l’intera vicenda “quantomeno irreale”.

“Viene in questo modo stravolto – aveva commentato – l’articolo del Codice che recita che è omissione di atti d’ufficio quando il pubblico ufficiale non consegna quanto richiesto o non motiva il diniego. Ebbene, la motivazione del diniego ho provveduto a darla per ben quattro volte!”.

Ora che la Cassazione ha reso note appunto le motivazioni della sentenza di condanna per non aver fornito a un consigliere comunale copia dell’elenco dei residenti aspiranti alla concessione d’uso dei 50 posti auto nel parcheggio multipiano di viale Polvani e dopo la nota diffusa dal gruppo consiliare di minoranza “Vivere Varenna”, che tre giorni fa ha tra l’altro protocollato una nuova richiesta dell’elenco in questione (vedi articolo), il primo cittadino torna sulla vicenda con una sintetica considerazione.

“La richiesta presentata dai consiglieri Pinuccio Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni – afferma – mi sembra quantomeno assurda e sa molto di campagna elettorale (Varenna, come noto, rinnoverà sindaco e consiglio comunale nella tornata amministrativa della prossima primavera, ndr)”.

“Dopo anni – aggiunge Carlo Molteni – si rispolvera una questione che è ormai superata. Ecco perché non intendo prestarmi a queste basse manovre elettorali e aggiungo semplicemente che l’elenco dei residenti che aspiravano alla concessione d’uso dei 50 posti auto nel parcheggio multipiano è stato acquisito a suo tempo dall’autorità giudiziaria”.

“Tanto dovevo – conclude il sindaco – e in questi stessi termini risponderò alla minoranza consiliare”.