Varenna, venerdì 6 sarà “Caccia alla Befana”. E sabato teatro

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VARENNA – L’appuntamento è per venerdì 6 gennaio, ricorrenza dell’Epifania. Quel giorno, con inizio alle ore 15, scatterà la “Caccia alla Befana” per le contrade di Varenna. L’evento si rivolge ai bambini fino a 10 anni di età, con ritrovo previsto presso la Riva grande della “perla del Centrolago”.

Sabato 7 gennaio, alle ore 21, al teatro dell’oratorio parrocchiale spettacolo teatrale “La Spartizione, ovvero Venga a prendere il caffè da noi”. Si tratta di una commedia brillante tratta dall’omonimo romanzo di Piero Chiara.

L’evento è proposto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la parrocchia di San Giorgio.

La produzione è di “Teatro in Mostra” di Como, l’adattamento e la regìa di Marco Filatori, il progetto teatrale di Laura Negretti. L’ingresso sarà gratuito e libero a tutti.

A calcare la scena saranno Stefania Apuzzo, Alessandro Baito, Antonio Grazioli, Franco Maino, Laura Negretti e Silvia Ripamonti.

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Protagoniste della storia sono le tre sorelle Tettamanzi: Tarsilla, Fortunata e Camilla, vissute nel piccolo mondo di un paese (Luino), all’ombra di un padre padrone (Mansueto di nome, ma non di fatto) e del prevosto, tutte casa e chiesa e piene dei timori e dei pudori di chi il mondo lo guarda da lontano.

Tempo e muffa hanno steso su di loro una coltre di perbenismo claustrale e bigotto. Ma dopo tanti anni, anche la novità può diventare una forma di felicità, per quanto ambigua ed egoista, e può diventarlo nonostante ogni compromesso. In questo caso la novità si chiama Emerenziano Paronzini, un uomo mediocre e di magro sentire, un grigio burocrate armato però di uno scopo preciso: “Una sistemazione coniugale nella quale l’amore non avrebbe dovuto entrare neppure per caso”.

L’arrivo di Paronzini dà il la a un teatrino di vizi privati e pubbliche virtù, dove casa Tettamanzi è il palco e Luino la platea: nei piccoli centri, si sa, le voci corrono. Alla fine la scelta cadrà sulla non più giovane Fortunata e la corte inaspettata del Paronzini sconvolgerà l’equilibrio familiare delle tre zitelle, giacché ciascuna è determinata a farlo innamorare.

All’uomo non resterà che accettare la situazione e dividersi tra le tre. Nonostante il matrimonio con Fortunata, infatti, l’uomo riesce a passare da un letto all’altro, accontentando anche le altre due, rendendole felici e convincendosi così di essere diventato il vero padrone di casa o, meglio, il gallo del pollaio. Ma la realtà sarà ben diversa: perché sono le tre sorelle a comandare il gioco.

“La spartizione” è l’esempio perfetto di una produzione letteraria carica di un umorismo leggiadro, con punte di assoluta comicità e tuttavia percorsa dal presentimento della caducità della vita e, se la morte colpisce raramente i personaggi di Piero Chiara, ne farà esperienza proprio Emerenziano Paronzini, seduttore attempato e un po’ mascalzone.

Un protagonista apparente in realtà che Chiara, nel corso della storia, con un calibrato ma inesorabile cambio di prospettive, saprà trasformare da carnefice a vittima.

L’entrata in scena delle tre sorelle Tettamanzi, la loro progressiva metamorfosi da pie zitelle a donne consapevoli della propria femminilità, pronte a spartirsi l’oggetto dei loro desideri è, infatti, un vero e proprio ribaltamento di ruoli.

Il talento narrativo dello scrittore, l’attenzione minuziosa e mai pedante per le sfaccettature psicologiche, le sottigliezze e le piccole meschinità dell’animo umano porteranno a un finale che altro non è se non un grandioso coup de théâtre.