Veglia, musica e canti: Mandello apre le celebrazioni per San Lorenzo

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I bravissimi musicisti che hanno accompagnato la veglia di preghiera nell'arcipretale di San Lorenzo a Mandello.
I bravissimi musicisti che hanno accompagnato la veglia di preghiera nell’arcipretale di San Lorenzo a Mandello.

MANDELLO – Preghiere, riflessioni, musiche e canti ieri sera nella chiesa arcipretale di Mandello per il “primo atto” in preparazione alla festa patronale di San Lorenzo di domenica 10 agosto.

Una veglia dominata dalla celebrazione dei Vespri solenni e introdotta dalla suggestiva esecuzione di brani di Pergolesi e Bach da parte di Maria Pia Gandolfi (soprano), Emanuela Milani al flauto, Alessandro Milesi all’organo e Anna Camporini al violoncello. Bravissimi gli esecutori anche nel trasmettere emozioni e suggestioni, così da rendere ancora più partecipi i presenti al clima meditativo della serata.

Il vescovo monsignor Dante Lafranconi mercoledì 6 agosto in San Lorenzo
Il vescovo monsignor Dante Lafranconi mercoledì 6 agosto in San Lorenzo.

A presiedere la veglia, accanto all’arciprete don Donato Giacomelli, il vescovo di Cremona monsignor Dante Lafranconi.

All’omelìa – seguita alla lettura di un brano di Sant’Agostino – il prelato, originario di Mandello e del quale ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, si è soffermato sul significato della preparazione alla festa patronale e sull’importanza di onorare, in Lorenzo martire, lo splendore delle opere di Dio.

“Dobbiamo metterci nell’ottica particolare dell’interiorizzazione del messaggio evangelico di cui Lorenzo è stato testimone – ha detto monsignor Lafranconi – e ricordare che il cammino di un cristiano non può essere esonerato dal peso della croce”.

Quindi un accenno ai cristiani massacrati in Africa e nel cosiddetto “nuovo Califfato” ricostruito in Iraq e in Siria. “Non possiamo fingere di rimanere tranquilli e indifferenti – ha affermato il presule – e non possiamo ovattare la nostra vita cercando di non incontrare mai la croce, perché così facendo corriamo il rischio di rinunciare anche a esporci e di dimenticare che la nostra disponibilità ad accettare la croce deve nascere soprattutto dall’amore”.

San Lorenzo_Mandello_veglia_2014 (5)Ecco allora il messaggio centrale della riflessione del vescovo Dante: “Dobbiamo credere che Dio ci ama e apprezzare davvero il Signore, accettando quelle situazioni pesanti e difficili di cui può essere segnata la nostra vita. Questo vuol dire prepararci degnamente per vivere la festa di San Lorenzo”.

Poi l’ultima considerazione: “Tuffiamoci nell’amore di Dio e non dimentichiamo di ricambiare l’amore ricevuto”.

La Danza degli spiriti beati di Gluck ha preceduto l’intonazione del Magnificat e le successive orazioni, a loro volta seguite dalla toccante esecuzione di Panis Angelicus che ha accompagnato il momento dell’esposizione del Santissimo, prima del canto del Tantum ergo.

Un’ultima preghiera, la benedizione eucaristica impartita da monsignor Lafranconi, quindi un nuovo apprezzato momento musicale con protagonisti, oltre alla già citata Anna Camporini al violoncello, Flavia Succhiarelli ed Enrico Gramigna ai violini e Giovanni Paganelli al cembalo.

Questa sera, giovedì 7 agosto, sempre nell’arcipretale di San Lorenzo (con inizio alle ore 21) nuovo appuntamento musicale con il concerto del quintetto di ottoni “Do, Re, Mi… Brass” il cui repertorio spazia dal Seicento ai giorni nostri. A comporre la formazione sono Matteo Anghilieri e Gioacchino Sabbadini (trombe), Massimiliano Crotta (corno), Alessandro Castelli (trombone) e Simone Canali (tuba).

Il programma della serata prevede musiche di Charpentier, Purcell, Mouret, Gabrieli, Bach, Pachelbel e Handel.

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