Via don Gnocchi, nuove “marmette” grazie agli alpini di Mandello

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Prima era così...
Prima era così…

MANDELLO – Presbitero, educatore e scrittore, fu cappellano militare degli alpini negli anni della seconda guerra mondiale e si adoperò allo scopo di alleviare le sofferenze e le miserie che si accompagnarono a quel conflitto. Originario di San Colombano al Lambro, paese della pianura lombarda poco distante da Lodi, dove nacque il 25 ottobre 1902, morì a Milano il 28 febbraio del ’56. Nel 2009 la Chiesa lo proclamò beato.

A don Carlo Gnocchi è intitolata a Mandello la strada che congiunge piazza Sacro Cuore a via Oliveti. Nello spazio antistante la chiesa prepositurale la segnaletica indicante appunto l’inizio di via Oliveti mancava da anni e quella collocata all’incrocio con via Oliveti era da tempo in condizioni davvero poco dignitose e pressoché illeggibile.

La nuova indicazione stradale all'angolo con via Oliveti.
La nuova indicazione stradale all’angolo con via Oliveti.

Così gli alpini del gruppo di Mandello si erano impegnati qualche tempo fa a sostituire quella “marmetta” e a ricollocarne una appunto nel tratto iniziale della strada. Detto e fatto. Quell’impegno si è concretizzato e la nuova segnaletica è ora realtà.

Ma c’è di più. Sotto l’indicazione della via, che riporta la scritta “via Don Carlo Gnocchi – Benefattore 1902-1956”, vi sono adesso anche due pannelli che ricordano le tappe principali della vita del cappellano militare delle penne nere.

“I due pannelli – spiega Ermes Gaddi, capogruppo degli alpini mandellesi – sono stati preparati e donati dall’Archivio comunale della memoria locale, a cui vanno i nostri più sentiti e calorosi ringraziamenti”.

 

La "marmetta" e il pannello collocati all'inizio di via Don Carlo Gnocchi.
La “marmetta” e il pannello collocati all’inizio di via Don Carlo Gnocchi.