Via Sassi e il parcheggio. Sit-in di protesta: “Le piante non si tagliano”

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LECCO – “Queste piante non si tagliano”. Lo slogan, chiaro, apparso sui cartelli mostrati dai manifestanti in via Sassi sono un messaggio all’amministrazione comunale di Lecco affinché il riordino del parcheggio, situato a pochi passi dal municipio e dalla stazione, possa escludere il ricorso alle motoseghe per eliminare gli attuali alberi presenti nell’area di sosta.

Simbolo della battaglia è il vecchio olmo, la cui età supererebbe gli 80 anni, al centro del parcheggio ma l’obiettivo dei manifestanti, riuniti dalle associazioni ambientaliste, è quello di preservare più alberi possibili dei sette oggi presenti; oltre all’olmo, ci sono anche un pino e cinque aceri a contornare la zona per gli stalli delle auto.

Una soluzione alternativa all’attuale posteggio? “E’ bastato un pomeriggio per trovarla” dice Giorgio Buizza, agronomo ed ex consigliere comunale che ha presentato in municipio le bozze di almeno tre piani differenti per conciliare le esigenze di parcheggio con la salvaguardia del verde.

“Attualmente i posti auto sono 71 – spiega Buizza – il progetto di Linee Lecco nel prevede 61, di cui 57 a pagamento e quattro fuori. Non aumenteranno quindi i posteggi, già loro li razionalizzeranno. Allora io dico, se dobbiamo razionalizzare allora teniamo conto delle piante. Con un ingresso centrale del parcheggio, salvando l’olmo, si perderebbero solo tre posti, cinque se vogliamo salvare anche il pino. Quindi da 61 scenderemmo a 56 parcheggi”.

Dei cinque aceri, almeno uno potrebbe essere risparmiato: “Al suo posto si prevede di piantare un carpino, ma se già c’è una pianta oggi, perché eliminarla e sostituirla con un’altra più giovane che magari non attecchirà?”.

Nei giorni scorsi l’assessore Corrado Valsecchi aveva fatto sapere che lo stato di salute dell’olmo, per il quale nel 2015 era stata riscontrata un’infestazione di afidi, sarà valutata da un esperto così come le soluzioni proposte saranno vagliate dagli uffici.

Ciro Lamberti e Luigi Mauri (associazione Pro Parco)

 

“Speriamo in un ripensamento, da parte nostra insisteremo affinché l’olmo venga salvato e si possa riqualificare questa aiuola, affinché tutti i cittadini possano beneficiare della sua presenza” ha spiegato Ciro Lamberti affiancato da Luigi Mauri dell’Associazione Pro Parco Amici Animali.

Presenti al presidio anche i consiglieri comunali Alberto Anghilieri di Cambia Lecco e Massimo Riva dei Cinque Stelle che aveva sollevato la questione in municipio. Con loro anche l’ex consigliere Sandro Magni e diversi cittadini comuni che hanno aderito alla petizione lanciata dal comitato organizzatore.

Il consigliere Riva (Cinque Stelle) e l’agronomo Giorgio Buizza

 

“Questa vicenda è un simbolo della continuazione di una politica di non attenzione alle piante nello sviluppo urbanoPierfranco Mastalli, volto storico di Legambiente Lecco – abbiamo già perso molto del nostro patrimonio arboreo e, nonostante l’amministrazione comunale sia cambiata negli ultimi anni, si prosegue ancora su questa strada, pur sapendo di quanto il verde sia essenziale”.