“Villa Manzoni esclusa dai musei accreditati dalla Regione”

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Villa Manzoni

LECCO – Villa Manzoni esclusa dal novero dei musei lombardi accreditati dalla Regione. E’ “la fine ingloriosa” della residenza lecchese di uno dei caposaldi della letteratura italiana, così come la  definisce il consigliere comunale Antonio Pasquini (NCD).

“Lo scorso 19 giugno, la Giunta regionale lombarda ha dovuto escludere la dimora del Caleotto dal novero dei musei accreditati – denuncia Pasquini – La scelta, motivata dallo stato precario nel quale la Casa del Manzoni si trova, è scritta nero su bianco nella delibera votata dalla giunta Maroni”.

La Regione, dopo il decreto del dirigente del settore del febbraio 2011, aveva sospeso  per un periodo di sei mesi il riconoscimento di Villa Manzoni come museo ma dopo la riapertura dei termini la Villa  non sarebbe stata adeguata ai requisiti minimi previsti.

Antonio Pasquini
Antonio Pasquini

“Avevamo dunque una risorsa, e  l’abbiamo persa. Nonostante la riapertura dei termini per il riconoscimento l’ amministrazione non ha provveduto a regolarizzare la propria posizione – tuona il consigliere comunale – Senza rinfocolare l’annosa polemica sui presunti luoghi manzoniani – conclude Pasquini -, né evidenziare di nuovo il problema del patto di stabilità, che i lecchesi conoscono forse ormai meglio delle pagine dei “Promessi Sposi”, ci chiediamo come è possibile che l’Amministrazione oltre ad essere totalmente inadempiente, accetti ora supinamente la decisione della Regione. Non si può tentare almeno di fare qualcosa? Non dico un gesto eclatante, ma almeno fare presente che il Comune subisce una vicenda paradossale. Invece, a parte qualche proclama sensazionalistico non si fa ancora nulla. E così il museo più visitato della città non può nemmeno più considerarsi tale. Che cosa dobbiamo aspettare per farci sentire? Che lo chiudano per inagibilità?”.