“Virgo Fidelis”: Lecco celebra la patrona
dei carabinieri

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LECCO – Si sono aperte giovedì mattina le celebrazioni per la Virgo Fidelis, la patrona dei Carabinieri che anche a Lecco è stata festeggiata con la S. Messa nel Santuario di Nostra Signora della Vittoria.

Presenti vertici delle forze dell’ordine, il questore, il prefetto e i sindaci del territorio che hanno voluto omaggiare con la loro presenza gli uomini dell’Arma. Una giornata di festa ma anche di ricordo per i caduti e di riflessione per il difficile ruolo svolto dai militari, come sottolineato dallo stesso vicario episcopale, monsignor Maurizio Rolla:

Virgo Fidelis 2013 (13)Nei secoli fedele? Non è sempre facile essere fedeli quando quotidianamente si affrontano i problemi, le critiche e le difficoltà presenti in ogni comunità. Ci si chiede se valga la pena, ma è nel sapere di aver fatto il del proprio meglio per il bene di tutti che ci si sente soddisfatti. Sappiate poi che ci sono parole che la gente non sa dirvi o non è in grado di dirvi che rappresentano una gioia più grande di tutti coloro che si lamentano. E’ li che capiamo che vale la pena svolgere il nostro compito anche per chi si dimostra ingrato o infedele”.

La preghiera del carabiniere è andata a chiudere il rito religioso, lasciando spazio all’intervento del tenente colonnello Rocco Italiano, comandante provinciale dell’Arma. Il colonnello ha ricordato come le celebrazioni cadano nel 72esimo anniversario della Battaglia di Culqualber: “Il ricordo commosso ma esaltante del sacrificio supremo di chi si è privato di tutto per la Patria nostra”.

Il comandante provinciale ha poi ringraziato il sottotenente Giuseppe Facinelli, medaglia d’argento al valore militare: “La sua sola presenza tra noi oggi è la testimonianza più viva ed emozionante di quanto si possa donare alla nostra Italia”.

Un pensiero è andato poi ai caduti, agli orfani figli di carabinieri e alle famiglie dei militari: “Alle nostre famiglie molto viene richiesto: pazienza, rinunce, sacrificio. Sappiano però conservare quotidianamente l’originale orgoglio e la fierezza di essere accanto, di essere mogli, di essere figli o solo amico di quanto di meglio la vostra patria riesce ancora a donare a se stessa”.

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