Visita al cantiere della Ciclopista Lecco-Abbadia

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Il cantiere della ciclabile ad Abbadia, oggi di nuovo fermi

 

Il cantiere dei lavori per la ciclopista
Il cantiere dei lavori per la ciclopista

 

ABBADIA – Ci sarà da aspettare ancora per un po’ per vederla conclusa, ma una volta realizzata ce la invidieranno in tanti quella ciclopista che finalmente andrà ad unire Lecco e Abbadia, consentendo il transito in sicurezza di pedoni e bici e affacciati al bellissimo panorama sul lago.

I lavori sono ancora lontani dall’essere completati, il termine è per giugno del prossimo anno ma è probabile che si vada oltre, come ha lasciato intendere il consigliere provinciale Rocco Cardamone che martedì mattina ha accompagnato i colleghi della minoranza consiliare, Stefano Simonetti e Mattia Micheli, ad un sopralluogo in barca per visionare lo stato di avanzamento del cantiere.

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“E’ un’opera complessa– ha sottolineato Cardamone – la cosa importante, al di la del tempo necessario, è la sua realizzazione. Sarà come una lunga balconata, quattro chilometri di passeggiata che allungheranno la camminata del lungolago di Lecco congiungendosi ad Abbadia”.

Il tratto dove l’intervento dovrà ancora entrare nel vivo è quello tra Abbadia e il parco del Pradello, dove l’impresa è impegnata in questo momento nella realizzazione delle fondazioni , in terra e in acqua, da cui andranno ad elevarsi i pilastri che dovranno sostenere la passerella (‘nastro’) su cui scorrerà la ciclopista. Quest’ultima sarà posizionata a metà altezza dei piloni della Statale 36 e in alcuni punti andrà a toccare la riva, dove sarà possibile anche la riqualificazione della sponda, creando punti di sosta, aree verdi per i fruitori della ciclabile.

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Ad Abbadia la ciclabile intercetterà la strada provinciale subito dopo l’uscita della galleria per l’ingresso e l’uscita dalla SS36. Lì saranno posizionati dei dissuasori per limitare la velocità dei veicoli e verrà realizzata un’aiuola pedonale, nel centro della carreggiata, per garantire la sicurezza dell’attraversamento.

Il tratto lecchese (Lecco-Pradello) è invece praticamente concluso, si attendono le opere di completamento, come l’installazione delle fioriere tra il newjersey della ciclabile e il guardrail della statale, oltre che dell’illuminazione. Per ora, la richiesta di aprire almeno quel tratto avanzata dal Comune non ha ancora avuto risposta dall’Anas. Dovrà essere anche realizzata la rotatoria alle Caviate per consentire agli autoveicoli di effettuare inversione di marcia prima dell’ingresso in SS36. Il finanziamento totale per la ciclopista ammonta a 12 milioni di euro.

 

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“E’ un’opera che serve alla collettività e valorizza il territorio – ha sottolineato Cardamone – e che va difesa da tutti, al di la dell’appartenenza politica e della temporaneità del nostro ruolo istituzionale”. Gli dà ragione il consigliere Simonetti, ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici: “Dobbiamo mantenere un faro acceso affinché i lavori proseguano. Se sarò rieletto chiederò di effettuare altri sopralluoghi come quello odierno”.

La ciclopista attende da anni la sua realizzazione, ha affrontato gli intoppi tipicamente italiani in materia di opere e pubbliche e “Il territorio ha già investito tanti soldi – come ricordato da Micheli – aspettiamo ora che l’opera veda finalmente la luce”.

 

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Da destra i consiglieri provinciali Rocco Cardamone, Stefano Simonetti, Mattina Micheli