“Vivere Varenna”: “Con noi cambierà il modo di fare politica”

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I candidati della lista “Vivere Varenna” alle elezioni amministrative del 5 giugno.

 

VARENNA – “La mia professione mi ha abituato a stare in mezzo alla gente, ad ascoltare e a cercare di capire e in questi ultimi anni da consigliere comunale di opposizione ho compreso cosa vuol dire l’assenza totale di un confronto costruttivo per il bene del paese. Sono però convinto che è possibile cambiare il modo di fare politica”.

Mauro Manzoni, 36 anni, insegnante, si è presentato così, martedì 24 maggio al “Royal Victoria”, alla cittadinanza intervenuta numerosa per assistere alla presentazione dei candidati e del programma di “Vivere Varenna” in vista del voto amministrativo del 5 giugno.

Lui, candidato sindaco dello schieramento che appunto nell’ultimo mandato ha occupato i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, è stato esplicito. “Vogliamo dare a Varenna una nuova Amministrazione che sia trasparente – ha premesso – e che sia in grado di guardare al futuro assicurando al paese la sua centralità nel territorio e la sua identità. La nostra è una lista civica a tutti gli effetti e ognuno ha il proprio credo politico. Ma tutti noi, e questo è ciò che più conta, abbiamo una visione comune della nostra Varenna e condividiamo progetti, proposte e suggerimenti. Ecco perché il programma che sottoponiamo all’attenzione degli elettori è stato costruito insieme capitolo dopo capitolo, dopo un continuo e reciproco scambio di idee”.

Manzoni ha quindi elencato i princìpi ispiratori del programma della lista. “Il primo obiettivo – ha detto – è ribaltare il rapporto Comune-cittadino perché il palazzo è di tutti, non soltanto del sindaco e di qualche suo collaboratore. I cittadini dovranno pertanto essere informati e coinvolti nelle scelte che si andranno ad attuare e ognuno dovrà poter far sentire la propria voce, anche se non siede in consiglio comunale”.

Un momento della presentazione della lista "Vivere Varenna". In piedi il candidato sindaco Mauro Manzoni.
Un momento della presentazione della lista “Vivere Varenna”. In piedi, il candidato sindaco Mauro Manzoni.

 

Il candidato sindaco di “Vivere Varenna” ha poi insistito sui concetti di correttezza e trasparenza e sull’importanza di creare maggiori sinergie con le associazioni attive in paese, salvaguardandone le peculiarità e nel rispetto della loro autonomia.

“Spendere bene i soldi dei contribuenti, evitando sprechi inutili e spese faraoniche, dovrà essere un o dei cardini dell’attività amministrativa – ha specificato – perché ogni centesimo è dei cittadini e pertanto spetta a noi farne un uso corretto e informare in modo trasparente su ciò che viene fatto”.

Infine il passaggio conclusivo del suo intervento: “Quello  che voglio e  che vogliamo con forza è rianimare la fiducia delle persone, invitando tutti a sentirsi partecipi e protagonisti della vita del paese. Allora avanti con i nostri princìpi, così da diventare artefici di quel cambiamento che tutti auspicano”.

A quel punto Mauro Manzoni ha presentato la sua “squadra”, di cui fanno parte Nives Balbi (classe 1960, dottore in legge), Simone Fagioli (1980, cuoco), Renata Bianchi (1949, organizzatrice di eventi), Andrea Lozza (1968, tecnico comunale), Gabriella Del Nero (1960, funzionario Ats Brianza – ex Asl Lecco), Simone Apicella (1992, laurea in lingue e letterature straniere), Cinzia Riva (1959, commerciante), Francesco Pirelli (1983, lavoratore dipendente), Silvia Maggi (1975, operatrice di estetica) e Adriano Mondin (1939, pensionato).

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E’ toccato proprio ad alcuni di loro esporre il programma amministrativo della lista a cominciare dalle politiche giovanili e dalla cultura, settori in cui si è addentrato Simone Apicella. “A Varenna manca un centro di aggregazione – ha esordito – e questa è una gravissima carenza che mortifica la vita sociale del paese, anche se finora nessuno pare essersene accorto. Non c’è un cinema, non c’è un teatro, non c’è una biblioteca ed è indispensabile un diverso utilizzo della sala polifunzionale posta accanto al parcheggio multipiano di viale Polvani”.

“Occorre poi pensare – ha aggiunto – a incentivi in particolare a favore delle giovani coppie che scelgono di vivere stabilmente a Varenna, altrimenti questo paese continuerà a spopolarsi e sempre più persone cercheranno un lavoro lontano dal territorio comunale”.

Andrea Lozza si è soffermato sul tema della viabilità e dei parcheggi. “Le precedenti gestioni amministrative hanno proposto soluzioni poco convincenti – ha detto – e l’unicità di piazza San Giorgio dovrà essere ripensata in un contesto di riqualificazione dell’intero centro storico, così come la questione della sosta in paese da parte dei residenti, non sufficientemente soddisfatta dalla breve concessione temporale all’interno del parcheggio di viale Polvani”.

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“Occorre ridisegnare e riprogettare i posteggi lungo via Venini e la parte antistante piazza San Giorgio – ha aggiunto – con interventi, ove necessario, di ripristino del manto stradale in porfido. Dovrà essere eliminata la massicciata realizzata ai piedi della scalinata della chiesa prepositurale e si dovrà rivedere il progetto della rotatoria a sud di Varenna, puntando sullo sviluppo della mobilità dolce verso Fiumelatte e inserendo a questo riguardo una pista ciclopedonale di collegamento con quella stessa frazione”.

Di turismo ha parlato Cinzia Riva, la quale ha auspicato “il mantenimento delle identità turistiche di Varenna, senza progetti stravolgenti per il paese e senza quello sperpero di soldi a cui abbiamo assistito anche in tempi recenti”.

A Silvia Maggi è toccato addentrarsi nel capitolo della pubblica amministrazione. “Vogliamo un orario diversificato per l’accesso agli uffici comunali – ha premesso – la trasparenza degli atti e il controllo della legalità con bilanci e conti pubblici resi noti tramite il web, l’ottimizzazione delle spese per evitare sprechi nella gestione degli appalti e delle consulenze e la registrazione audio o video delle sedute di consiglio comunale, sempre per ragioni di assoluta trasparenza”.

Il candidato sindaco Mauro Manzoni ha poi parlato di scuola e istruzione, sottolineando l’esigenza di aiutare concretamente la scuola dell’infanzia per far sì che la stessa possa continuare a offrire un servizio qualificato e professionale e immaginando una politica diversa da quella fin qui attuata per gli alunni sia della primaria sia della secondaria di primo grado.

“La scelta della scuola da frequentare – ha detto – non può essere condizionata da fattori di tipo economico, introducendo in tal modo disparità di trattamento tra i cittadini, dunque è necessario che l’indicazione della miglior struttura scolastica per i nostri alunni emerga dopo un confronto serio e consapevole tra amministrazione comunale, genitori e istituto scolastico”.

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Gabriella Del Nero ha affrontato il nodo dei servizi sociali (“occorre sostenere le famiglie che hanno in casa persone disabili o anziani bisognosi di assistenza, programmare una presenza a Varenna, tramite i Caaf del territorio, per il disbrigo delle pratiche e dei modelli Isee e Red, creare uno spazio dove poter organizzare corsi di vario genere e individuare i luoghi più idonei in cui posizionare i defibrillatori, utili strumento salvavita”), mentre Nives Balbi ha posto l’accento in particolare sulla gestione dei rifiuti, che vede Varenna agli ultimi posti della graduatoria provinciale.

“Incentivare in paese la raccolta differenziata è un’esigenza non più rinviabile – ha affermato – proprio perché differenziare significa ridurre i costi del servizio e quindi le spese a carico del cittadino”. “Serve una nuova coscienza ecologica – ha aggiunto il consigliere uscente di minoranza – promuovendo il contenimento della produzione dei rifiuti urbani”.

Nel successivo dibattito con i cittadini gli esponenti di “Vivere Varenna” hanno mosse severe critiche all’Amministrazione in carica in particolare sulla mancata approvazione del preventivo dell’anno in corso. “Il documento non è stato ancora neppure depositato – ha detto il candidato sindaco Manzoni – perché ci sono problemi di equilibrio di bilancio a causa del mutuo stipulato per la realizzazione della rotatoria, intervento per il quale una società che non aveva vinto l’appalto ha tra l’altro proposto gli stessi identici lavori a un importo inferiore di ben 300mila euro”.