Calolzio. Ad ogni scuola la prima (tranne Rossino). La soluzione del Comune

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CALOLZIO- La spinosa questione riguardante l’assegnazione delle classi prime nella scuola primaria di Calolzio sembra essere arrivata a una conclusione, la decisione definitiva che i genitori dei bambini del Pascolo e Rossino aspettavano da mesi è stata comunicata dal Sindaco Cesare Valsecchi lo scorso mercoledì, 30 marzo: in tutte le scuole si potrà frequentare la prima elementare.

 

Il sindaco di Calolzio, Cesare Valsecchi
Il sindaco di Calolzio, Cesare Valsecchi

L’incontro, era stato appositamente richiesto dai genitori dei bambini, che da settembre saranno alunni al Pascolo, che una volta per tutte volevano vederci chiaro sui criteri per la scelta di avviamento delle classi prime nelle due sedi staccate, che tanto hanno fatto discutere, per il prossimo anno scolastico.

Il primo cittadino e il preside Walter Valsecchi hanno sottolineato come si sia dovuto tener conto di diversi fattori, quali il numero degli alunni nei diversi plessi, la presenza di bambini diversamente abili e di bambini stranieri, oltre all’assegnazione, da parte dell’ufficio scolastico provinciale, di sole cinque classi prime ai plessi di Calolziocorte, sulla base del numero totale degli alunni iscritti nell’intero istituto.

La soluzione definitiva, trovata dall’amministrazione Valsecchi, prevede l’assegnazione di due classi prime nella scuola di Foppenico e due al Pascolo, una classe per la frazione di Sala e la modalità didattica-organizzativa a classi aperte a Rossino. In questo modo, aggiunge il sindaco “a tutti gli iscritti saranno garantite pari opportunità educative, didattiche e sociali”.

l'assessore Wilna de Flumeri
l’assessore Wilna de Flumeri

L’assessore all’istruzione Wilna De Flumeri ha spiegato come prosegua nel frattempo l’impegno di tutte le amministrazioni della zona nell’elaborare un piano di riorganizzazione dei plessi scolastici dell’intera Valle San Martino, che sarà presentato in assemblee aperte alle famiglie, entro i mesi di settembre/ottobre 2016.

Il piano richiede di tener conto non solo del calo dei nati e residenti, ma anche della capienza degli edifici e delle indagini diagnostiche, sugli elementi strutturali e non, degli edifici, che saranno eseguite appena dopo la conclusione delle lezioni, nei mesi di giugno e luglio, per verificare il grado di sicurezza degli edifici scolastici. All’incontro non hanno preso parte i genitori di Rossino, proprio per questo la dirigenza scolastica e l’amministrazione comunale hanno ipotizzato un incontro a breve anche con loro.