Centro culturale/ricreativo nell’ex cinema Manzoni, a Calolzio in arrivo un gruppo Sikh

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Un gruppo Sikh ha espresso la volontà di creare una struttura culturale/ricreativa a Calolzio

“Gli abbiamo proposto di entrare in una delle strutture comunali e la loro scelta è ricaduta su ex cinema Manzoni”.

CALOLZIOCORTE – E’ stato lo stesso sindaco Marco Ghezzi ad anticipare la notizia nel partecipatissimo consiglio comunale di ieri, lunedì.

Durante la discussione del punto più “caldo”, quello relativo alla revoca chiesta dalle minoranze del regolamento sulle strutture di accoglienza dei migranti, il sindaco ha anticipato una notizia proprio per sgombrare il campo da qualsiasi accusa di razzismo.

“Vi dico questo per farvi capire con quale spirito abbiamo pensato a quel regolamento. Tre mesi fa si è presentata un’importante componente di fede non cristiana che ha espresso la volontà di realizzare a Calolziocorte una struttura culturale/ricreativa – ha detto Ghezzi – Questo importante gruppo di persone avevano già dato il via all’acquisizione di un’area e, considerandola una cosa normale, abbiamo dato parere favorevole”.

Si tratta di un gruppo Sikh, religione monoteista nata in Anandpur Sahib, India nel XV secolo. Secondo indiscrezioni, in un primo momento il gruppo aveva individuato uno spazio nella frazione di Sala.

“Siccome nell’area richiesta potevano esserci della problematiche, gli abbiamo proposto di entrare in una delle strutture comunali di Calolziocorte e la loro scelta è ricaduta su ex cinema Manzoni, in via Galli, proprio di fronte alla stazione”.

Il sindaco, quindi, è ritornato sulla questione “regolamento” respingendo qualsiasi accusa di razzismo: “L’obiettivo mio, visto che sicuramente il problema dei flussi migratori si ripresenterà, era quello di governare la situazione soprattutto in un’area delicata come quella della stazione. Sono un leghista perché sono federalista non perché sono razzista. Arrivo da una famiglia di sinistra, mio padre era vicino al Partito Comunista e ne conosco i valori”.