Addio a Pino Galbani: “Onoreremo la tua straordinaria eredità”

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LECCO – La piccola chiesa di Castello non è bastata per contenere l’enorme folla di amici, parenti e conoscenti che oggi si è radunata per dare l’ultimo saluto a Pino Galbani, sopravvissuto al campo di Mauthausen e testimone di quelle atroci esperienze, scomparso il giorno di Natale all’età di 90 anni.
Uomo conosciuto da moltissimi lecchesi, unico sopravvissuto tra gli scioperanti delle fabbriche lecchesi deportato nei campi di Mauthausen e Gusen,  aveva fatto della sua testimonianza un impegno civile affinché non si spegnesse la memoria di quei fatti atroci: “ chi ha avuto la fortuna di sentire Pino Galbani raccontare la sua esperienza a Mauthausen se lo ricorderà per il resto della propria vita, con la sua semplicità, riusciva a far rivivere, in ognuno di noi, la sua atroce esperienza”.

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Il primo a ricordare Pino Galbani è stato il parroco di Castello Don Eugenio Casalone:“Il Signore ha donato la fede a Pino per essere testimone vero e coraggioso, per portare la sua testimonianza ai giovani e alle amministrazioni, spiegando quanto la cattiveria e il male siano assurdi – ha ricordato commosso Don Eugenio – di fronte a questa assurdità Pino ci ha sempre insegnato a seminare il bene, a predicare la fraternità e la fratellanza. Ci ha lasciati il giorno di Natale, un giorno sereno colmo di pace e amore, così come era il suo messaggio. negli ultimi anni il respiro faticoso lo aveva bloccato in casa, dove viveva accudito dalla splendida moglie Rosa, donna straordinaria che parlava per Pino quando quest’ultimo non riusciva, e che si è sempre fatta in quattro per rendere la vita di suo marito più calorosa e le visite più cordiali”.

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Don Eugenio Casalone

 

Insignito della civica benemerenza nel 2002, Pino Galbani: “E’ stato una persona determinante nella formazione della coscienza di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo – ha sottolineato il sindaco di Lecco Virginio Brivio – come amministrazione comunale ci impegneremo a fondo per tenere viva la memoria di quest’uomo straordinario”.

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Il sindaco di Lecco Virginio Brivio

 

Tra i luoghi più cari a Pino, ci sono le scuole, dove da alcuni anni, purtroppo, con “grande rammarico, non poteva più recarsi a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute” come sottolineato da un docente della scuola secondaria di primo grado Don Ticozzi, intervenuto per ringraziare, a nomi di tutte le scuole lecchesi Pino Galbani per le sue preziose testimonianze; e proprio alle parole di una studentessa di terza media Wolfango Pirelli, segretario Cgil,  ha affidato il suo ricordo di Pino Galbani:” Nel 2011 abbiamo realizzato il libro “Non c’è futuro senza memoria” (una raccolta di lettere scritte da studenti dopo gli incontri-testimonianza con Pino Galbani): in questa affermazione è racchiuso il senso  dell’insegnamento di Pino Galbani. Per noi è stato un punto di riferimento costante,  per i diritti e per la dignità sul luogo di lavoro –  ha sottolineato ricordato da Wolfango Pirelli –  che sono stati all’origine, anche a Lecco, di una straordinaria stagione di scioperi degli anni 1943 e 1944, per i quali ha pagato il prezzo della deportazione. Pino ci lascia un grande eredità, ora è nostro il compito di proseguire nel solco della sua passione e del suo impegno”.

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Wolfango Pirelli

 

Eredità che sarà portata avanti e onorata anche dall’Anpi: “Continueremo a diffondere i valori universali che Pino ci ha trasmesso – ha spiegato Angelo De Battista di Anpi – la fratellanza con i popoli, la strada comune per costruire un mondo nuovo basato sulla libertà e la giustizia, il non trasformarsi da vittima in carnefice e il credere che il sentimento di umanità, anche nelle situazioni peggiori, non cessa mai di esistere: questi sono solo alcuni dei tanti insegnamenti che Pino ci ha lasciato e che come lui, continueremo a diffondere tra la gente comune e tra gli studenti, entrando nelle scuole, cercando di onorare la straordinaria eredità che ci hai lasciato”.

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Al termine della preghiera ai mutilati e invalidi di guerra,  parenti e rappresentanti delle istituzioni, del mondo sindacale, della scuola, dell’Anpi, hanno accompagnato Pino Galbani nell’ultimo viaggio al cimitero di Castello dove riposerà per sempre, ma la sua testimonianza continuerà ad essere viva in tutti noi e ad essere trasmessa alle generazioni future.

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