Addio al prof. Sottocornola, storico insegnante del Parini

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Il prof. Umberto Sottocornola
Il prof. Umberto Sottocornola

LECCO / MERATE  – Per oltre vent’anni ha insegnato religione al Parini, conoscendo generazioni di studenti di ogni indirizzo scolastico, ed ora il prof. Umberto Sottocornola lascerà un grande vuoto tra i colleghi e i suoi alunni: si è spento domenica, all’età di 58 anni, per un tumore che non gli ha offerto possibilità di guarigione.

Abitava a Merate e nella parrocchia di S. Ambrogio, mercoledì alle 15, si svolgeranno i suoi funerali; sarà il momento dell’ultimo saluto a quel prof che tanto affetto ha raccolto in quella scuola:

“Ha sempre svolto il ruolo del mio professore ideale, la persona colta e preparata, con cui sapevi che avresti potuto discutere su un qualsiasi argomento, da quello più “spirituale” a quello più “materiale” – lo ricorda uno studente – Dopo la scuola, o nelle ore buche, sapevo che al posto che sprecare il mio tempo, potevo provare ad andare in biblioteca nella speranza che fosse lì e non avesse lezione. Erano le mie ore preferite, era lì che potevo trovare una persona disponibile ad ascoltare e pronta al confronto ed ora sono sicuro che sarà quasi impossibile trovare un degno sostituto”.

Oltre all’insegnamento in aula, il professore si occupava infatti della biblioteca, accompagnava i ragazzi in gita e per anni è stato anche incaricato di Funzione Strumentale, svolgendo un ruolo di organizzazione scolastica.

“Umberto ha sempre stimolato molto i ragazzi ad esternare i loro punti di vista, li faceva esprimere rispetto ai valori fondamentali, umani e cristiani. Dava parola alla vita” lo ricorda il collega di materia, Massimo Ripamonti.

Malato da diversi mesi, era stato ricoverato negli ospedali di Lecco e Merate, gli ultimi giorni li ha vissuto al Nespolo, l’hospice dell’associazione Fabio Sassi, dove si è spento la scorsa domenica. Il suo corpo sarà cremato e tumulato nella tomba di famiglia al cimitero di Calco.

“Il prof. Sottocornola se n’è andato – scrive uno studente – ma deve essere fiero di aver portato a termine il compito che ha ogni singolo professore: quello di lasciare un segno e trasmettere qualcosa”.