Addio don Gallo, è morto il prete degli ultimi, aveva 84 anni

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    LECCO – Don Andrea Gallo, il prete degli ultimi, degli emarginati, dei drogati (“i miei drogati”, come diceva lui), dei trans, delle puttane, degli omosessuali, delle lesbiche, degli alcolisti, dei malati psichiatrici, dei disadattati tutti, si è spento oggi, mercoledì 22 maggio, all’età di 84 anni.

    Il 23 marzo scorso aveva fatto tappa a Bellano, riampiendo all’inverosimile il cineteatro, spronando i bellanesi ad agitarsi, a organizzarsi e a studiare: ““Agitatevi, perchè abbiamo bisogno del vostro entusiamo – aveva detto – organizzatevi, perchè abbiamo bisogno della vostra forza; studiate le cause dell’ingiustizia…”. L’anno prima mise piede a Lecco, chiudendo la stagione teatrale con l’orazione civile e laica “Io non taccio Prediche di Girolamo Savonarola.

    Salesiano di don Bosco, don Gallo ha sempre criticato le gerarchie ecclesiastiche e i fasti della Chiesa. Tacciato di essere “comunista” e criticato perchè – si diceva – più che di religione parlava di politica, nel 1970 l’allora Cardinale Siri di Genova lo aveva allontanato dalla parrocchia del Carmine di Genova. Di lì a poco don Gallo incontrò don Federico Rebora e presto nacque la comunità di San Bendetto al Porto e poi la tratttoria “A Lanterna” a due passi dal mare. Numerosi i libri scritti dal sacerdote che diceva di avere cinque vangeli: “Matteo, Marco, Luca e Giovanni e poi Fabrizio… De Andrè”, del quale era molto amico. Ma di amici don Gallo ne aveva tantissimi e in molti saranno a Genova per dargli l’ultimo saluto.

    QUI L’ARTICOLO DEL SUO INTERVENTO A BELLANO