Troppo gravi le ferite riportate al piede sinistro, gli è stato amputato
Il missionario lecchese era rimasto coinvolto nell’esplosione di una mina in Centrafrica
LECCO – Non sono buone notizie quelle che arrivano dall’Africa, dove il missionario Padre Norberto Pozzi, originario di Lecco, è sotto le cure dei medici dopo essere rimasto gravemente ferito dallo scoppio di una mina.
“Ieri sera padre Norberto è stato operato di nuovo a Kampala, in Uganda. Purtroppo hanno dovuto amputare il piede sinistro. Preghiamo per lui” è l’ultimo aggiornamento dato da Padre Aurelio Gazzera, frate carmelitano scalzo e compagno missionario di Pozzi.
Il lecchese viaggiava in auto con altre cinque persone, lo scorso venerdì, quando il mezzo con cui si stavano spostando è ‘saltato’ su una mina quando si trovava a circa 22 chilometri dall’area di Bozoum, nella repubblica del Centrafrica. Dopo l’incidente era stato trasportato in elicottero all’ospedale dell’Onu nella capitale, Bangui, dove era stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico.
Il missionario era stato poi trasferito in Uganda a Kampala, presso l’ospedale di Nakasero, struttura attrezzata per essere sottoposto ad una nuova operazione nel tentativo, vano purtroppo, di salvargli il piede.
Tanti i pensieri d’affetto rivolti al lecchese. “Dobbiamo essere fieri di lui, come dei tanti missionari ed operatori sociali italiani che onorano il nostro Paese con il loro coraggio, la loro dedizione e la solidarietà ai poveri del mondo” ha scritto di padre Norberto l’ambasciatore italiano della repubblica Centro Africana, Filippo Scamacca.