LECCO – E’ li, lungo la via della Valsassina, a qualche metro dal capolinea della linea del bus Chiuso – Laorca, al ponte della Gallina. E’ un immobile comunale, che fino a qualche anno fa ha accolto diversi extracomunitari per poi essere abbandonato. L’ingresso è stato murato, da allora nessuno più ha fatto nulla e, così, il bosco a ridosso della casa ha iniziato a tendere il suo lento abbraccio. Oggi, di quell’immobile a tre piani, si vede gran che poco, ricoperto dal verde, come se il bosco avesse fatto quasi una cortesia nascondendolo agli occhi dei più.
Il suo avanzare, come se veramente fosse intenzionato a celare quella casa, ha persino inglobato due lampioni posti li vicino, rendendo così il capolinea del bus buio e per nulla accogliente nelle ore serali.
Anche la fontana, situata tra il capolinea e la casa, si è ormai “colorata” di verde, regalando ad automobilisti e soprattutto ciclisti abituati a sostare per rinfrescarsi e dissetarsi, un angolo poco accogliente.
E così, c’è chi, giustamente, lamenta un intervento celere, chiedendo quanto meno la potatura degli alberi, al fine di “liberare” i due punti luce e la pulizia della fontana per ridarle un minimo di decoro.
Per quanto riguarda l’immobile, non serve grande immaginazione nel comprendere che un eventuale ristrutturazione implica una certa onerosità, ma è altrettanto vero che un suo totale abbandono non è la soluzione al problema.
Se poi si pensa alla carenza di spazi, come spesso si sente dire, quell’immobile, se recuperato, potrebbe essere davvero un’opportunità.