Albavilla. L’ultimo saluto a Mattia, morto in Valmalenco

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ALBAVILLA – In molti hanno voluto salutare oggi, sabato, Mattia Mingarelli, il giovane 30enne albavillese scomparso lo scorso 7 dicembre e ritrovato senza vita in Valmalenco la Vigilia di Natale. L’intero paese si è stretto attorno alla famiglia e agli amici durante i funerali che si sono svolti alle 16 presso la chiesetta di Molena.

Un ragazzo amato e benvoluto da tutti Mattia, come ha ricordato anche il papà Luca al termine della messa: “Fin da piccolo, abbiamo notato in lui due qualità, l’intraprendenza e l’autonomia – ha dichiarato – Indipendente, sociale e generoso, amava coltivare i contatti, i progetti, le visioni e il suo impulso di cura delle relazioni umane ha fatto sì che fosse sempre di supporto ai suoi amici”. E poi la promessa: “Ci lascia un atroce vuoto immenso – ha concluso – Ma anche il suo coraggioso impulso progettuale. Onoriamo il suo sorriso per sempre“.

Mattia Mingarelli

Tanti i sogni e le speranze nella vita di Mattia, come quello di piantare una vigna in Sicilia per produrre spumante. Ma soprattutto molti eran0 i legami: i genitori Luca e Monica, le sorelle Elisa e Chiara, il nipotino Noel, i nonni e i suoi molti amici che oggi hanno voluto salutarlo accendendo per lui tante candele davanti a un cartellone con le foto della loro amicizia. Prorio qui lì davanti si è fermata la piccola urna che contiene le ceneri di Mattia.

Le tracce di Mattia erano state perse lo scorso 7 dicembre a San Giuseppe di Valmalenco e, dopo giorni di ricerche continue, il suo corpo è stato trovato il 24 dicembre nei boschi adiacenti all’area sci Palù. Su quest’ultimo le autorità hanno predisposto l’autopsia, effettuata il 26 dicembre, che avrebbe escluso in prima battuta l’ipotesi di omicidio riconducendo la morte a una caduta.

“Sono stati 17 giorni di pieni e di vuoti, in cui speranza e disperazione si sono scontrate come su un ring – ha dichiarato durante l’omelia il parroco di Albavilla – Come può una famiglia sopportare un dolore così grande? Il Signore chiede di mantenere la fiducia che un giorno rivedranno Mattia. E non è una fiducia, ma una certezza: se continuerete a vivere nel Signore, vivrete l’incontro con Mattia. Non sarà un cammino facile, ma bello”.