Annone. Il sopravvissuto: “Ancora oggi ho negli occhi quella scena”

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Roberto Colombo, sopravvissuto al crollo del ponte
Roberto Colombo, sopravvissuto al crollo del ponte

 

LECCO – “Me lo ricordo come se fosse oggi”. Roberto Colombo quel 28 ottobre dello scorso anno si è salvato miracolosamente: il tir, crollato insieme al ponte sulla statale 36, gli è piombato sull’auto a bordo della quale viaggiava in direzione Milano.

“Tornavo dal lavoro, ho visto il bilico cadere… è stata la questione di un attimo, il mio istinto mi ha portato a sterzare tutto a destra per evitare l’impatto. Non avevo il tempo di pensare, ho fatto quello che mi è venuto, sembrava di essere in un film. Ancora oggi, a distanza di un anno, mi viene alla mente quella scena, anche quando cerco di pensare ad altro”.

Roberto, sabato mattina, ha voluto essere presente alla cerimonia di ricordo (qui l’articolo) dell’unica vittima del crollo, Claudio Bertini, di 68 anni: la sua Audi bianca è rimasta schiacciata sotto il viadotto.

 

“A volte me lo chiedo, perché è toccata a lui questa fine e non a me, ma non avrò mai una risposta. Mi chiedo anche come sia stato possibile che accadesse tutto questo e ancora oggi nessuno ci ha dato risposta”.

Colombo con tutta probabilità si dichiarerà parte civile quando si andrà al processo. “E’ stato un anno difficile, oltre ai pensieri anche a livello più materiale per l’auto che non ho più avuto e ho dovuto chiedere aiuto ai miei genitori per gli spostamenti”. Roberto, residente a Cesana Brianza, lavora come meccanico a Linee Lecco: “Forse anche per questo ho avuto l’istinto di fare quella manovra, in passato ho provato a guidare gli autobus e quando trasporti delle persone devi saper leggere prima le situazioni sulla strada”.

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