Appalti all’ospedale: quattro gli indagati
nel lecchese

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Forestale - OspedaleLECCO- Sarebbero quattro gli indagati nel filone lecchese dell’inchiesta della procura di Sondrio sulle presunte manipolazioni di gare d’appalto che avrebbero interessato il capoluogo valtellinese così come la provincia di Lecco e di Milano.

A Lecco, sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza e della Forestale sarebbe finita una procedura d’appalto per ristrutturazioni all’ospedale Mandic di Merate. Nella lista dei 13 indagati ci sarebbero anche il responsabile dei lavori pubblici dell’Azienda Ospedaliera, l’architetto Michele Rigat, insieme al geometra e dirigente dell’AO, Roberto Rusin, oltre che la direttrice dei lavori Maria Giulia Vairetti e il capo cantiere Marco Fascendini.

Un’inchiesta che rischia di far tremare l’Azienda Ospedaliera, con una quinta figura che potrebbe essere sottoposta all’attenzione degli inquirenti.

Mercoledì, Finanzieri e Guardia Forestale si sono presentati di prima mattina all’ospedale Manzoni convocando i vertici dell’AO per “visitare” gli uffici e raccogliere i documenti riguardanti la citata gara d’appalto. Poi si sono spostati al Mandic per un’ulteriore perquisizione. Dall’ospedale hanno ribadito la massima collaborazione con le forze dell’ordine.

Oltre che a Lecco, sono state una trentina le perquisizioni compiute in diverse province lombarde e che hanno interessano anche cantieri edili.

L’indagine avrebbe messo in luce l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a dirottare gli appalti pubblici. Al centro di tutto, secondo gli inquirenti, spunterebbe un’azienda edile del sondriese, la Leopoldo Castelli Spa, che oltre alla ristrutturazione del Mandic si sarebbe aggiudicata anche lavori per la metropolitana di Milano e per Expo 2015. Le accuse per gli indagati vanno dalla turbativa d’asta alla corruzione.