Appalti truccati: segretario comunale ai domiciliari

Tempo di lettura: 2 minuti
guardia di finanza

guardia-finanzaLECCO – C’è anche il segretario comunale di alcuni Comuni lecchesi, tra cui Pasturo e Cortenova, tra i coinvolti nell’inchiesta delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura di Monza, che mercoledì hanno portato a 26 arresti e 41 persone indagate in merito a gare pubbliche truccate.

Claudio Brambilla, segretario anche di altri comuni bergamaschi e del comasco, risulta indagato per corruzione, turbativa d’asta ed ora si trova agli arresti domiciliari. Brambilla sarebbe stato uno dei membri della commissione giudicatrice della gara per la raccolta dei rifiuti del Comune di Monza da 127 milioni assegnata nel 2009 alla Sangalli Giancarlo & C, impresa operante nel settore dell’igiene urbana.

Gli inquirenti avrebbero fatto luce “su una serie di condotte finalizzate all’illecita, sistematica aggiudicazione di appalti pubblici, nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e dei servizi ambientali” che vedeva nella famiglia Sangalli (padre e tre figli) “l’epicentro del sistema corruttivo”.

Un sistema che avrebbe permesso ai Sangalli di aggiudicarsi  diversi appalti attraverso la corruzione: l’accusa nei confronti della famiglia è infatti quella di aver versato  mazzette milionarie ai funzionari pubblici per dirottare le gare sia a Monza che in altri comuni del milanese, tanto che tra gli arrestati risulta anche il sindaco di Pioltello, Antonio Concas.

Un metodo collaudato anche in Puglia, dove l’impresa ha vinto appalti per un valore di 90 milioni di euro, secondo l’accusa, grazie ad una tangente anche quantificata intorno al milione di euro.