Arrestato per ‘tratta di schiavi’, la Cooperativa: “Estranei ai fatti”

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MALGRATE – “Non ha mai dato problemi e non sapevamo nulla di questi reati”. Lo dichiara la Cooperativa Progetto Itaca, attiva dal 2015 per far fronte all’emergenza migratoria con interventi di accoglienza e integrazione sociale, all’indomani della notizia di arresto di Thomas Emevor, il 30enne nigeriano risultato destinatario di un mandato di arresto Europeo emesso dalle autorità francesi per “tratta e commercio di schiavi”, “istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione” e “associazione a delinquere”.

Il 30enne risiedeva con altri richiedenti asilo in uno degli appartamenti di Malgrate Porto gestiti proprio dalla Cooperativa, che, in una nota siglata dal Direttivo, si è dichiarata estranea ai fatti contestati al nigeriano, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Lecco: “Fatti commessi prima del periodo di permanenza nel centro di accoglienza di Malgrate e riguardo ai quali non abbiamo mai avuto segnalazioni in merito in tutto il processo che lo ha portato da noi”. “E’ nostra prassi – prosegue la nota – informare tempestivamente le Autorità competenti nel momento in cui negli ospiti dovessero emergere elementi o sospetti che possano essere collegati a condotte illecite di qualunque tipo. Di fatto il personale non appena è stato contattato dalle Forze dell’Ordine ha collaborato subito fattivamente alla buona riuscita dell’operazione”.

Non appena avuta la notizia dell’arresto la Cooperativa ha provveduto a revocare la misura di accoglienza. Ora il 30enne è in attesa di essere estradato.