AREZZO – Ci sarebbe anche il nome dell’avvocato lecchese Alberto Bonaiti, tra i 22 destinatari di un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Arezzo che indaga sul crac di Banca Etruria.
L’ipotesi di reato nei confronti degli indagati, riporta l’agenzia Adnkrons, è distrazione patrimoniale in merito ad alcune operazioni di finanziamento a imprese e società da parte dell’istituto di credito.
Al centro dell’inchiesta ci sarebbero alcuni dirigenti che avrebbero concesso finanziamenti e gli amministratori che li hanno deliberati negli organi della Banca. Tra loro anche ex presidenti dell’istituto di credito, Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi.
L’avviso di chiusura delle indagini consentirà ora ai coinvolti di chiarire la propria posizione.