“Boom” di voucher nel lecchese, quadruplicati in tre anni

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    voucherLECCO – E’ “boom” di voucher in Lombardia: secondo i dati resi noti dalla Cisl, in tutta la regione i committenti, ovvero coloro che fanno richiesta di voucher per retribuire i lavoratori, è raddoppiato tra il 2014 e il 2015, anno in cui si se ne contavano oltre 50 mila, e nel primo trimestre del 2016 hanno già toccato i 42 mila.
    Un dato in linea rispetto alla situazione lecchese dove nel 2015 si sono registrati 2.298 committenti (erano meno di mille nel 2014) e nei primi tre mesi di quest’anno il loro numero ha già raggiunto i 4.251.

    I voucher sono utilizzati maggiormente nel commercio (17% del totale), nei servizi (14%) nel settore turistico (12%), nelle attività di giardinaggio e pulizia (5%).

    “Il voucher spopola perché sono stati portati a zero dalla nuova legislazione i contratti a progetto” sottolinea Norberto Landolfi del patronato Cisl, sindacato fortemente critico con l’aumento di questa forma di retribuzione.

    “Il Governo vorrebbe estendere il tetto massimo di pagamento da 2 mila a 7 mila euro anche nel settore agricolo – denuncia la segretaria provinciale Rita Pavan – al contrario noi chiediamo delle restrizioni al loro uso poiché alimenta la precarietà”.