Brianzolo legato alla ‘Ndragheta: maxi sequestro della Finanza

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LECCO – La Guardia di Finanza di Lecco ha concluso l’operazione, denominata “Moquito”, che ha portato al sequestro di 8 abitazioni, 5 box, 2 magazzini, 5 terreni, 1 fabbricato rurale, 2 aree urbane, 1 autovettura, 3 società, 5 ditte individuali e 58 conti correnti, tutto di proprietà di un Aldo Conti (reale proprietario di una catena di pizzerie da asporto molto diffuse sul territorio brianzolo) e della sua famiglia considerato l’anello apicale di una pericolosa consorteria criminale.

L’operazione “Moquito” è seguita da un’altra operazione: “July”, che si era conclusa nell’ottobre del 2015 con il sequestro di oltre 94 kg cocaina, di armi semiautomatiche, autovetture, denaro contante per oltre 200mila euro, immobili vari, nonché con l’arresto in flagranza di cinque persone e l’esecuzione di 24 misure cautelari in carcere ed ai domiciliari nei confronti di appartenenti ad una pericolosa consorteria criminale composta da albanesi ed italiani operante tra le provincie di Lecco, Monza Brianza, Milano, Brescia, Como, Torino e Modena, la Guardia di Finanza di Lecco ha eseguito nei confronti dell’organizzazione malavitosa misure di prevenzione patrimoniali emesse dal Tribunale di Monza. Il nome dell’operazione trae spunto da quello del locale brianzolo dove il gruppo era solito ritrovarsi, intercettati a loro insaputa dalle Fiamme Gialle.

 

Gli arrestati dell’operazione July , i componenti delle organizzazioni albanesi e gli italiani, Aldo Conti al vertice della seconda.

 

Il sodalizio criminale su cui si sono concentrate le indagini, composto in gran parte da soggetti di etnia albanese, aveva stretto forti legami con un gruppo di siciliani e calabresi legati a potenti famiglie della ‘ndragheta di Mariano Comense e di San Luca (RC), anche grazie a dei matrimoni organizzati tra giovani appartenenti ai diversi gruppi.

E’ così che i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecco, nei giorni scorsi, sono stati impegnati nell’esecuzione di numerosi sequestri nei confronti di Conti, già agli arresti domiciliari per motivi di salute nella sua abitazione di Barlassina. Nei confronti suoi, ed anche dei familiari, sono state eseguite, dunque, le misure di prevenzione patrimoniali emesse dal Tribunale monzese in quanto soggetto ritenuto abitualmente dedito a traffici illeciti e con un tenore di vita alimentato dai proventi di attività delittuose. Nel lecchese la Finanza ha attuato sequestri di conti correnti riconducibili all’indagato. Complessivamente i sequestri, compresi immobili e attività, si aggirano intorno al valore di 5 milioni di euro.

“Le misure prevenzione sono uno strumento giuridico fondamentale – ha sottolineato il tenente colonnello Mario Leone Piccinni, a capo della Polizia Tributaria della Gdf lecchese –  che ci permettono di togliere la linfa vitale , denaro e beni, alle organizzazioni criminale per evitare che questi gruppi possano riorganizzarsi e continuare a delinquere”.