Calano le denunce, ma non i fallimenti e le cause di lavoro

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Il tribunale di Lecco

Una operazione innovativa, non dovuta, ma che la Regione Lombardia ha voluto realizzare. Quello di Lecco è uno dei dodici tribunali lombardi sottoposti da una task force di università e società di consulenza ad una analisi approfondita sul funzionamento della macchina di giustizia locale.

Ne escono luci e ombre. Una su tutti: la Giustizia si ripaga. Analizzati i costi e le entrate soprattutto da sanzioni e sequestri un tribunale sarebbe in attivo. Anche se questo tipo di lettura al presidente del Tribunale di Lecco Renato Bricchetti (a destra in foto) in chiave aziendalistica piace poco: “Un tribunale deve essere valutato per le sentenze, il più possibile giuste e in tempi congrui”.

Le notizie sono positive, in tre anni, sono stati abbattuti i tempi dei procedimenti. Da 1031 giorni di durata agli attuali 500. Anche il tasso di delittuosità è sceso: se nel 2007 sono stati denunciati 44,77 delitti ogni mille abitanti nel 2010 le denunce si sono fermate a 30,8 ogni mille abitanti. Un buon dato se confrontato con quello regionale 53,6 e quello nazionale 45,13.

Nel corso del 2010 alla Procura di Lecco sono stati aperti 11359 nuovi fascicoli we in pendenza nell’anno precedente ce n’erano più di 13mila. mancanno giudici ma soprattutto c’è carenza nbel personale amministrativo, senza il quale i procedimenti non possono andare avanti.

Lo Stato sta procedendo con alcuni tipi di soluzioni ricorrendo ai lavoratori cassaintegrati o aprendo uffici periferici con l’aiuto delle associazioni di volontariato. A monza ne sono stati creati 8 condotti da carabinieri in pensione. Ditribuiscono la modellistica e raccolgono istanze e documenti.

Altro passo in avanti è il trasferimento su strumenti telematici di alcuni co9mpimenti amministrativi. Qui a Lecco la Camera di Commercio9 ha investito sul processo civile telematico, che sta dando risultati in termini di anellimento procedurale. Anche l’utilizzo della posta sùcertificata da parte delle forze dell’ordine ha alleggerito il lavoro allo sportello del front office, consentendo inoltre all’amministrazione pubblica risparmio sui viaggi del personale.

La crisi ha portato una grande mole di lavoro nell’area civile che nel 2010 ha rappresentato il 73% dell’attività giudiziaria a Lecco. Sono i fallimenti (82) le istanze di fallimento (169) e le cause di lavoro (342)a premere sul tribunale. I nuovi procedimenti per  esecuzioni mobiliari sono stati ben 1424, nel 2006 erano circa un migliaio.

Ed è proprio nell’area civile che si vedono durate dei procedimenti impressionanti più di 8 anni per le tutele, più di sette anni per i fallimenti. Previdenza e lavoro si attestano a un anno e tre mesi.

Per quanto riguarda i divorzi Lecco ne affronta tra i 350 e i 400 all’anno e nel corso del 2010 è riuscita ad espletare tutte le nuove cause comprese alcune arretrate. La durata media di una separazione consensuale è 97 giorni, pari a 3 mesi e 7 giorni, quella giudiziale è di 532 giorni, più di un anno. Le prime sono il triplo delle seconde.

In crescita pure le tutele e le amministrazioni di sostegno per gli anziani ricoverati negli istituti.

Alla presentazione del Bilancio di responsabilità sociale del tribunale ordinario e della procura della Repubblica di lecco oggi era presente anche il procuratore capo Tommaso Buonanno (a sinistra nella foto in testa).

Lo studio è stato realizzato da un consorzio formato dal Politecnico di Milano, l’Alma Mater di Bologna, l’Università Bocconi, le società di consulenza Ernest &Young, Lazzanzio Associati e Irso.

Maurizio Carbonini project manager e il docente universitario Mauro Salvati hanno ricordato come il bilancio di responsabilità  costituiscano anche uno strumento di pianificazione e controllo. ossia è in grado di far emergere come l’organizzazione riesca a rispondere alla domanda di servizi di giustizia espressi dal territorio e come eventualmente riconvertire l’organizzazione..

Leggi qui il bilancio completo, oppure qui Bilancio%20di%20Responsabilit%C3%A0%20Sociale