Addio al giornalista Umberto Filacchione: “Non ti dimenticheremo”

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Funerale_Umberto_Filacchione_Calolzio_20230503

Chiesa di Calolziocorte gremita, oggi pomeriggio, per l’ultimo saluto

“Sei stato una persona davvero speciale, con quel tuo modo unico di rapportarti alla gente”

CALOLZIOCORTE – Una chiesa gremita ha dato l’ultimo saluto al giornalista Umberto Filacchione morto all’età di 77 anni a causa di una malattia. Tanti i colleghi giornalisti incontrati in oltre 50 anni di carriera, proprio l’ordine l’aveva premiato nel 2021 per i 50 anni di iscrizione all’albo; ma tanti anche gli amici calolziesi e coloro che hanno condiviso con lui una passione per la politica che l’ha portato a ricoprire, a cavallo tra gli Anni ’70 e ’80, il ruolo di assessore e vicesindaco.

Il giornalista calolziese Umberto Filacchione morto a 77 anni
Il giornalista calolziese Umberto Filacchione morto a 77 anni

“Sei stato una persona davvero speciale, con quel tuo modo unico di rapportarti alle altre persone – lo ha ricordato il collega e concittadino Giovanni Attinà -. Sono tanti i ricordi che riaffiorano alla mente di questi 50 anni di amicizia e rispetto: penso alla nascita della nostra amicizia quando abitavamo vicini; penso al Centro Kennedy che è stata una palestra di vita per tanti giovani che portavano avanti posizioni anticonformiste; penso alle varie iniziate tra le quali il periodico ‘Il Cuneo’. E poi l’impegno giornalistico che per alcuni anni ci ha portato a scrivere assieme su L’Eco di Bergamo, allora non c’erano i telefonini e il lavoro si faceva coi centralini della Sip e i fuorisacco. Poi la tua brillante carriera a “Il Giorno” con la specializzazione nelle cronache giudiziarie. Potrei continuare ancora, senza dimenticare l’impegno politico per la tua comunità. Negli ultimi 10 anni i nostri rapporti si sono intensificati, spesso si discuteva di politica e giornalismo, tu lo facevi sempre col massimo rispetto e cordialità. Sei stato una grande persona e non ti dimenticheremo”.

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Presente al funerale anche il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi che ha voluto esprimere parole di gratitudine a nome dell’amministrazione e della comunità: “Oggi è un giorno triste per tutti noi. Io non l’ho conosciuto in modo abbastanza approfondito, ma so che è stato un punto di riferimento del giornalismo locale e non solo – ha detto Ghezzi -. Oggi, però, va ricordato anche il suo impegno dedicato all’amministrazione pubblica avendo ricoperto importanti incarichi a livello comunale. L’amministrazione e tutta la cittadinanza sono vicini ai famigliari di Umberto in questo difficile momento”.

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Le esequie sono state celebrate dall’arciprete di Calolzio don Giancarlo Scarpellini che durante l’omelia ha ricordato le parole di una canzone di Francesco Guccini: “Questa strofa mi è rimasta sempre impressa nella memoria: ‘vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire’. E’ la domanda delle domande, questo è il senso della vita, dove dobbiamo andare a cercarlo? La poesia, la filosofia, ad esempio, hanno sempre cercato risposte alla domanda della morte. Il Cristianesimo dice che l’uomo è un essere per l’eternità; il mistero della morte e resurrezione di Gesù è l’unica risposta. La morte non è un salto nel vuoto ma un salto nell’eternità”.

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Con la morte di Umberto Filacchione non se ne va solamente una persona che è stata capace di dare tanto al giornalismo e al suo territorio, ma se ne va anche un pezzo di storia di Calolziocorte. La folta presenza all’addio testimonia il segno indelebile che Umberto è stato capace di lasciare durante la sua vita.