Omicidio di Temù: i tre indagati restano in silenzio di fronte al Gip

Tempo di lettura: 2 minuti
Laura Ziliani

Questa mattina in carcere si sono svolti gli interrogatori di garanzia

Nessuna parola né da parte degli indagati né, al termine dell’udienza, dagli avvocati difensori

CALOLZIO / OLGINATE – Nessuna parola, né da parte degli indagati, né dagli avvocati difensori. Si sono svolti questa mattina, martedì, al carcere femminile di Verziano e a quello maschile di Canton Mombello a Brescia gli interrogatori di garanzia nei confronti di Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, i tre indagati finiti in carcere venerdì scorsa con l’accusa di aver ucciso nella notte tra il 7 e l’8 maggio Laura Ziliani, 55 anni, ex vigilessa di Temù, madre delle due ragazze di 27 e 19 anni.

Mirto Milani arrestato per l'omicidio di Laura Ziliani
Mirto Milani arrestato per l’omicidio di Laura Ziliani

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, i tre indagati (le due figlie di Laura Ziliani e il fidanzato della maggiore, Milani, nato e cresciuto tra Olginate e Calolzio) non hanno risposto alle domande della giudice per le indagini preliminari di Brescia, Alessandra Sabatucci, avvalendosi della facoltà di non rispondere tanto che la procura di Brescia starebbe ipotizzando ora di interrogarli di nuovo tra qualche giorno.

Le due avvocatesse che rappresentano le figlie dell’ex vigilessa e il fidanzato della maggiore, Maria Pia Longaretti, di Bergamo, e Elena Invernizzi, studio in piazza Garibaldi a Olginate, hanno preferito non rilasciare dichiarazione ai giornalisti che le attendevano al termine degli interrogatori di garanzia, scegliendo di lasciare l’istituto penitenziario in auto. Impossibile riuscire a contattare anche in studio il legale olginatese.