Caso Maugeri. Formigoni condannato a sei anni per corruzione

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Roberto FormigoniMILANO – Condanna a sei anni di carcere per Roberto Formigoni, senatore di Ncd e attuale Presidente della IX Commissione (Agricoltura e produzione agroalimentare). Questa la sentenza emessa questa mattina (Formigoni non era presente in aula) dal Tribunale di Milano che lo ha ritenuto colpevole del reato di corruzione.

La vicenda risale al 2012 quando l’allora presidente della Regione Lombardia venne accusato dalla Procura di associazione per delinquere (non confermata) e corruzione  nell’inchiesta relativa ai fondi distratti dalla fondazione Maugeri.

Il tribunale ha deciso nei suoi confronti la confisca di 6,6 milioni di euro, compreso il 50% della proprietà di una villa in Sardegna, acquisto finito al centro dell’inchiesta, oltre che sei anni di interdizione dai pubblici uffici e la condanna al pagamento, in solido con Pierangelo Daccò e Antonio Simone, ex assessore reegionale,coimputati nel processo,  a versare 3 milioni di euro come provvisionale in favore di Regione Lombardia.

Secondo l’accusa, dalle casse dell’ospedale San Raffaele in quindici anni, tra il 1997 e il 2011, sarebbero usciti 61 milioni di euro e altri nove milioni tra il 2005 e il 2006. Soldi che sarebbero finiti nelle disponibilità delle società del faccendiere Angelo Daccò (condannato a 9 anni e due mesi e 23 milioni di euro confiscati) e dell’ex assessore Simone (8 anni e 8 mesi di condanna, 15,9 milioni di confisca). Proprio loro , secondo l’impianto accusatorio, sarebbero stati i presunti collettori delle tangenti  che si sarebbero manifestate in viaggi, yacht, cene e gite in barca per un totale stimato di 8 milioni di euro, in cambio di rimborsi illeciti, si parla di 200 milioni di euro per la Fondazione Maugeri.

Cinque le assoluzioni, tra cui quella di Carlo Lucchina, ex direttore generale della Sanità lombarda e di  Albergo Perego, amico e coinquilino di Formigoni nella residenza dei Memores Domini, a cui andrà il trasferimento dell’altra metà delle quote della proprietà della già citata villa in Sardegna.